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Unione dei Comuni del Mugello: Il caso di Vicchio evidenzia gravi violazioni di trasparenza e responsabilità amministrativa

La decisione di concedere 240.000 euro di contributo straordinario al Comune inadempiente solleva interrogativi sulla gestione della cosa pubblica

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da sx: Buti, Tagliaferri e Ridolfi da sx: Buti, Tagliaferri e Ridolfi © OK!Mugello
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La recente decisione dell'Unione Montana dei Comuni del Mugello di erogare un contributo straordinario di 240.000 euro al Comune di Vicchio, contestualmente alla dilazione di un debito di oltre 2 milioni di euro in quindici anni, rappresenta un caso emblematico di cattiva amministrazione che richiede un'analisi approfondita e una riflessione critica sui principi che dovrebbero governare la gestione della cosa pubblica.

UNA VICENDA CHE VIOLA I PRINCIPI FONDAMENTALI
L'operazione, seppur presentata sotto l'egida della “solidarietà” istituzionale, configura in realtà una grave violazione dei principi di equità, responsabilità e trasparenza amministrativa. Come evidenziato dal sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti e dalla capogruppo Raffaella Ridolfi, si tratta di un precedente pericoloso che premia l'inadempienza con denaro pubblico proveniente dalle tasche di tutti i cittadini dell'Unione.

SISTEMATICA ELUSIONE DELLE NORME
L'analisi della documentazione disponibile rivela come il Comune di Vicchio abbia sistematicamente eluso l'obbligo di inserire a bilancio le quote dovute per le gestioni associate, creando una situazione di debiti "fuori bilancio" che ha compromesso la veridicità dei conti pubblici. Questo comportamento, tollerato dall'Unione dei Comuni, ha generato un pericoloso precedente di opacità amministrativa.

IL COSTO DELLA SOLIDARIETÀ MAL INTESA
Il contributo di 240.000 euro non rappresenta una generosa elargizione istituzionale, ma il trasferimento forzoso di risorse pubbliche da cittadini virtuosi verso un ente che ha violato sistematicamente i propri obblighi. Questa logica perversa

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