Sala attesa © Marco Panti
Alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze è stata recentemente aperta una nuova sala d’attesa Trenitalia, collocata nella galleria commerciale sotterranea di Piazza Santa Maria Novella. Nonostante l’ampiezza degli spazi, l’ambiente appare poco conosciuto e scarsamente utilizzato dai viaggiatori. La sala, accessibile gratuitamente a chi possiede un biglietto valido per la giornata, risulta priva di adeguata segnaletica e non è menzionata negli spazi informativi della stazione principale. Questo ha portato la maggior parte degli utenti a ignorarne l’esistenza, continuando a sostare in condizioni precarie, spesso seduti a terra nelle aree di attesa tradizionali.
All’interno del nuovo spazio sono presenti pochissime sedute, rendendo l’ambiente poco accogliente, seppur dotato di una toilette funzionante. La gestione, affidata a personale ferroviario che presidia l’ingresso, appare difficilmente comprensibile alla luce dell’investimento richiesto e della scarsa fruizione effettiva da parte dei viaggiatori. L’assenza di servizi accessori, come distributori automatici di bevande o snack, contribuisce a rafforzare l’immagine di un’area sottoutilizzata e non adeguatamente pensata per il comfort dei passeggeri.
L’iniziativa potrebbe rappresentare un’opportunità significativa per migliorare la qualità dell’accoglienza in una delle principali stazioni italiane, ma richiede interventi concreti di valorizzazione: maggiore visibilità, adeguata promozione e un allestimento più funzionale. In assenza di tali azioni, il rischio è che l’investimento resti percepito come poco utile, vanificando le potenzialità di un servizio che, se reso più accessibile ed efficiente, potrebbe effettivamente rispondere alle esigenze dei numerosi viaggiatori in transito.


