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Richiesta di trasparenza e confronto sul progetto eolico di Croce a Mori

Un ulteriore punto critico riguarda l’avvio della procedura di autorizzazione unica presso la Regione Toscana, che...

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Croce ai Mori Croce ai Mori © Fabrizia Laroma Jezzi
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La lettera aperta indirizzata al sindaco di Londa esprime la crescente preoccupazione di una parte della cittadinanza riguardo al progetto dell’impianto eolico industriale previsto nell’area di Croce a Mori. I firmatari sottolineano fin da subito l’intenzione di contribuire a un dibattito informato e non polarizzato, evidenziando la necessità di conoscere in maniera chiara e tempestiva le implicazioni di un intervento di dimensioni tali da modificare in modo permanente il paesaggio e le prospettive economiche del territorio, collocato ai margini di un importante Parco Nazionale.

Secondo quanto riportato, la mancanza di informazioni preliminari sul progetto avrebbe generato un clima di incertezza, alimentato dal fatto che la comunicazione istituzionale non avrebbe anticipato l’arrivo di un’infrastruttura classificabile come impianto industriale. Viene inoltre citata l’osservazione del sindaco riguardo a presunte “affermazioni fantasiose” provenienti dai cittadini; un’espressione ritenuta poco utile a chiarire le reali perplessità della popolazione. Tra gli elementi che hanno suscitato dubbi viene menzionata la presenza della società proponente, Hergo Renewables, tra gli sponsor di un evento locale, circostanza che secondo i firmatari solleva interrogativi sul rapporto tra il progetto e la comunità.

La lettera richiama anche il rischio di un impatto rilevante sull’identità territoriale, tradizionalmente legata al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. I cittadini pongono domande relative agli effetti ambientali, paesaggistici e sanitari di un impianto eolico di tali dimensioni, evidenziando la necessità di valutazioni scientifiche indipendenti. Di conseguenza, viene sollecitata l’organizzazione di un incontro pubblico nel quale esperti qualificati possano illustrare dati e scenari, in modo da consentire alla popolazione di formarsi un’opinione consapevole.

Un ulteriore punto critico riguarda l’avvio della procedura di autorizzazione unica presso la Regione Toscana, che segna l’inizio dell’iter formale di approvazione del progetto. I firmatari lamentano l’assenza di informazioni sul tempo a disposizione dei cittadini per presentare osservazioni, ricordando che tali contributi devono essere documentati e supportati da consulenze professionali. Viene inoltre espresso il timore che la società proponente stia già instaurando contatti diretti con proprietari e operatori locali, senza che sia stato avviato un percorso partecipativo strutturato.

Nella parte conclusiva, le associazioni promotrici della lettera ribadiscono l’importanza di ottenere un’informazione completa e tempestiva, attraverso il coinvolgimento di enti scientifici e istituzionali quali il Parco Nazionale, la Comunità del Parco e l’ISPRA. A loro avviso, il futuro del territorio dipende dalla capacità di preservarne il valore ambientale, evitando trasformazioni considerate irreversibili e non compatibili con uno sviluppo sostenibile. Le organizzazioni firmatarie si impegnano a proseguire con iniziative pubbliche, attività di informazione e percorsi di tutela legale, nella convinzione che il confronto aperto sia ancora possibile e necessario per il bene della comunità.

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