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Storia e fascino... il vecchio albergo della Fonte dell'Alpe

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Storia e fascino... il vecchio albergo della Fonte dell'Alpe Storia e fascino... il vecchio albergo della Fonte dell'Alpe © n.c.
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Da un nostro lettore, Pier Tommaso Messeri, riceviamo e pubblichiamo questa interessantissima storia dell'albergo (ormai fatiscente e quasi diroccato), della Fonte dell'Alpe, sul Passo della Colla. Per sognare tempi che furono e non dimenticare:

Albergo Fonte dell’alpe

Quante volte in macchina, in moto, in bici, a piedi o di corsa ( per chi partecipa alla famosa maratona del “Passatore), dopo aver percorso le curve che in salita, dal paese di Razzuolo portano al Passo della Colla, i nostri pensieri, confusi tra gli alberi e le amenità del bel paesaggio, sono stati destati nell’apparire improvviso di quella struttura, ormai fatiscente, in prossimità della fonte denominata “dell’Alpe”?

 

Spesso con bottiglie o bicchieri, vicino al perpetuo scrosciare dell’acqua di quella Fonte, ci siamo domandati quando il liberty Albergo Hotel dell’Alpe sia stato costruito e perché.

La cadente struttura non è stata sempre così, e non è stata neanche sempre un albergo, fu tale solo dalla  prima metà del‘900. Nacque come casa colonica nei possedimenti dei Monaci di Razzuolo, e nel 1700 venne venduta ai Pananti, ricca ed importante famiglia rontese.

In un impolverato manoscritto del 1868, compilato per una perizia riguardante il patrimonio della famiglia dei Pananti di Ronta, si scrisse: << L’antica casa colonica detta dell’Alpe, abitata dalla famiglia di Sebastiano Pieri, è composta da terra a tetto da 12 stanze tra grandi e piccole, comprerse le stalle e legnaia, con più una loggia grande.

Poco distante dalla detta casa colonica trovasi due casotti per uso di mulini, ciascheduno ha un solo palmento, quali ricevono l’acqua proveniente da una fonte detta della casa dell’Alpe, uno dei mulini serve da Ripresa; vicino c’è la nuova costruzione e Bottega sulla nuova via Faentina.

Al piano terreno con ingresso rispondente sulla vecchia via si passa ad un ingresso coperto in volta, ove esiste il forno, con una retrostanza si accede a destra in una Bottega ad uso di rivendita di Sale e Tabacchi. Dalla stanza di ingresso si passa a sinistra in una rimessa coperta in volta, tramezzata da due archi e da questa si accede ad altra rimessa più grande aperta in volta; tali rimesse hanno lo sporto rispondente sulla nominata via Faentina. Dalla parte di Settentrione, con un ufficio separato si accede in una stalla coperta. Ritornati nella stanza d’ingresso si trova una scala con la quale si perviene al primo piano. Dalla scala si accede a destra in un salottino coperto in volta con caminetto di pietra, dal qual salotto si passa in due camere parimente coperte in volta. Rientrando nel pianerottolo della scala si passa di fronte in una camera, e quindi in un’altra. A sinistra di detto ripiano si accede in una cucina coperta a palco, dalla quale si passa in un salotto coperto in volta. Sovrapposto a questo piano trovasi altro piano di sette stanze coperte a tetto. A tal piano si accede per mezzo di una scala di pietra, che si parte dalla cucina già nominata. Contigue a queste stanze trovasi due capanne coperte a tetto nelle quali vi sono le travature in poco buono stato. Contigua a detta costruzione trovasi altra stanza ad uso di cucina per un pigionale che abita pure nelle stanze descritte>>.

La costruzione con il tempo passò di proprietà e agli inizi del novecento venne a far parte dei beni della famiglia Sicuteri di Razzuolo che la trasformarono in un albergo, come ci testimonia il Niccolai nella suo  “Mugello e Val Di Sieve”(stampato a Borgo San Lorenzo nel 1914) : << Dopo 4,2 km dal paese di Razzuolo, si affaccia la Pensione della Casa dell’Alpe di proprietà Sicuteri posta presso alla Fonte dell’Alpe da cui scaturisce l’Ensa a 900 m circa di altitudine.La pensione della Casa dell’Alpe, solida e comoda costruzione, è ottima villeggiatura estiva sull’Alpe. L’aria saluberrima e tonica, l’abbondanza e la bontà dell’acqua della sua sorgente, l’ombra delle sue faggete e dei suoi boschi, la non eccessiva distanza, circa 9 km dalla stazione ferroviaria di Ronta, ne fanno una delle più dilettevoli residenze alpine nell’estate cheta e luminosa.>>

Dai Sicuteri, la pensione passò nuovamente di mano, i nuovi gestori nella prima metà del ‘900 retaurarono e modificarono profondamente la costruzione donandole quell’inconfondibile stile Floreale, che ne fa uno dei monumenti liberty del Mugello.

Purtroppo da un po’ di anni, l’Hotel Albergo Casa Dell’Alpe, è lasciata a se stessa e vani sono stati i numerosi progetti di recupero.

Speriamo che al più presto si possa almeno mettere in sicurezza l’edificio, facendoci magari un museo di quella bella parte dell’Appennino.

DOTT. PIER TOMMASO MESSERI


 

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