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Sollicciano: per il Ministero il degrado è colpa della direttrice

“La ringrazio per il difficile lavoro che sta portando avanti. Ha il nostro supporto e la nostra stima” dice la sindaca Funaro.

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Carcere Carcere © Met
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“Ringrazio la direttrice Antonella Tuoni per il difficile lavoro che sta portando avanti nel carcere di Sollicciano, dove c’è una situazione di emergenza e criticità che segnaliamo da anni. Tuoni ha il nostro supporto e la nostra stima”. Lo afferma la sindaca Sara Funaro, che esprime solidarietà alla direttrice del carcere di Sollicciano Antonella Tuoni.
“Nel penitenziario ci sono problemi che hanno bisogno di interventi importanti di natura strutturale - spiega la sindaca -, che possono essere realizzati solo attraverso consistenti finanziamenti provenienti dal Governo. Non a caso, abbiamo sempre detto che il carcere andrebbe demolito e ricostruito completamente. È necessario un intervento strutturale da parte del Ministero”.
“Il penitenziario non è un luogo sano e dignitoso
– continua -: non lo è per i detenuti, non lo è per il personale della polizia penitenziaria che lavora in condizioni difficili e non lo è per tutte le realtà di volontariato che quotidianamente vi svolgono la loro attività”. “Firenze non può tollerare una struttura come Sollicciano - conclude Funaro -, serve un istituto che permetta l'attuazione dei principi costituzionali”.

“Ho comunicato direttamente alla direttrice Antonella Tuoni la mia vicinanza, ringraziandola per il lavoro che svolge presso il carcere di Sollicciano”. Così l’assessore al Welfare Nicola Paulesu “In merito agli interventi da fare nel penitenziario di Sollicciano - ha proseguito Paulesu -, serve certamente un’azione strutturale, con risorse e finanziamenti ministeriali dedicati. Perché il carcere possa svolgere anche la sua funzione rieducativa e riabilitativa e dare una prospettiva di vita a chi ha la volontà di rimettersi in gioco. Questo è l'obiettivo che continueremo a perseguire, in stretta collaborazione”.

“Ho appreso che gli ispettori del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia hanno messo a carico della direttrice di Sollicciano, Antonella Tuoni, le conseguenze delle mancanze strutturali ministeriali che da decenni andiamo denunciando. È incredibile. È ridicolo. È vergognoso. Abbiamo assistito – aggiunge il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni alla cronica mancanza cronica di finanziamenti a fronte degli enormi bisogni di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione del carcere, gravi ritardi dei pochi lavori programmati, sovraffollamento strutturale, mancanza cronica di personale sia per la Polizia Penitenziaria che per gli educatori.
È scandaloso che un’amministrazione centrale statale cerchi di autoassolversi riversando su chi svolge - con molti oneri e pochi onori - il ruolo sostanzialmente di gestore ordinario di Sollicciano, individuando responsabilità che chi ricopre tale incarico oltretutto non può avere poiché non ha autonomia di spesa.
A Roma si assumano le proprie responsabilità una buona volta e mettano urgentemente le risorse e prendano i provvedimenti necessari per risolvere il gravissimo problema della mancanza di condizioni di base di dignità umana per le persone che abitano e lavorano in quel pezzo del nostro quartiere, della nostra città. Esprimo
– conclude il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni – tutta la mia solidarietà alla direttrice Antonella Tuoni!”

“A nome dell’intero gruppo del Partito Democratico di Palazzo Vecchio, sento la necessità di esprimere solidarietà alla direttrice del carcere di Sollicciano Antonella Tuoni che, secondo il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, in qualità di direttore e datore di lavoro è l’unico soggetto responsabile delle condizioni degradanti del carcere fiorentino. A seguito di due ispezioni effettuate a giugno e a luglio, il DAP ha intimato alla direttrice di sanare le situazioni di vivibilità e salubrità del carcere per dipendenti e detenuti in 30 giorni, nonostante queste situazioni siano state denunciate da anni. Una scelta – spiega il capogruppo del Partito Democratico Luca Milani inconcepibile e che non porterà a risolvere i problemi dell’istituto penitenziario di Firenze che ha bisogno di interventi strutturali.
Purtroppo anche recentemente il carcere di Sollicciano ha visto il suicidio di un giovane di appena 20 anni e nuovamente lo stato nel quale si trovano dipendenti e reclusi è stato al centro del dibattito cittadino tanto che il garante dei detenuti Eros Cruccolini aveva lanciato la proposta di costituire un comitato civico rivolto a tutte le associazioni che svolgono attività di volontariato nelle carceri, ma non solo, perché la questione carceraria riguarda tutti noi.
La direttrice Tuoni aveva fatto presente al dipartimento le problematiche che ci sono a Sollicciano e sappiamo che il ministero aveva stanziato 7 milioni, ma i lavori si sono bloccati. La direttrice, per quanto ci risulta non ha capacità di spesa tale da ristrutturare una struttura carceraria, in tali condizioni. Chiediamo, con forza
– conclude il capogruppo PD Luca Milani – che ci sia, da parte del dipartimento e del Governo un impegno vero di programmazione e di finanziamento per il carcere di Sollicciano perché sia una struttura di riabilitazione e rieducazione e non un luogo punitivo nel quale si arriva purtroppo anche a gesti estremi”. 

 

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