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Se fai bollire la zucca, perdi tutto: gusto, nutrienti e rischi una sorpresa pericolosa

Bollire la zucca è un errore comune: ne rovina il gusto e disperde i nutrienti. Scopri i metodi di cottura migliori.

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Bollire la zucca è un errore comune: ne rovina il gusto e disperde i nutrienti. Scopri i metodi di cottura migliori per conservarne sapore e proprietà.

Dolce, colorata, ricca di vitamine e versatilità: la zucca è uno degli ortaggi più amati della stagione fredda. Si presta a infinite ricette  dalle vellutate ai risotti, dai contorni ai dolci e porta in tavola il calore dell'autunno con la sua polpa morbida e il colore acceso. Ma dietro la sua apparente semplicità si nasconde un dettaglio cruciale che può comprometterne gusto e qualità: il metodo di cottura.

Molti, per abitudine o praticità, scelgono di bollirla. Un gesto apparentemente innocuo, che però rischia di annullare gran parte dei benefici e delle caratteristiche che rendono la zucca così speciale.

Perché bollire la zucca è un errore

L'acqua è già uno dei componenti principali della zucca, la sua polpa contiene naturalmente una percentuale elevata di liquidi. Immergerla in pentola e farla bollire significa saturarla ulteriormente, rendendola molle, acquosa e privata di sapore. Anche il profilo nutrizionale ne risente: molte vitamine idrosolubili, come la C e parte del gruppo B, si disperdono nell'acqua di cottura, insieme a parte degli zuccheri naturali che contribuiscono al suo gusto delicatamente dolce.

C'è poi un altro aspetto spesso trascurato: la digeribilità. Una zucca bollita tende a fermentare più facilmente nello stomaco, soprattutto in chi soffre di gonfiore o colon irritabile. In questi casi, la cottura in acqua può peggiorare il fastidio anziché alleviarlo. Il segreto per una zucca perfetta sta nel ridurre l'acqua e concentrare i sapori. Ecco i metodi più efficaci.

Perché bollire la zucca è un errore

Al forno: è la cottura che più valorizza la polpa. Basta tagliare la zucca a fette o cubetti, condirla con un filo d'olio e un pizzico di sale, e lasciarla cuocere a 180 °C per circa mezz'ora. Il risultato è una consistenza soda e un aroma intenso, base perfetta per risotti, gnocchi o contorni.

 Al vapore: un ottimo compromesso per chi cerca un risultato morbido ma leggero. Il vapore mantiene intatti gran parte dei nutrienti, evitando che si disperdano nell'acqua.

In padella: Ideale per preparazioni veloci. Saltata con cipolla o aglio, la zucca si trasforma in un condimento gustoso per pasta, cereali o legumi.

In friggitrice ad aria: Una soluzione moderna che restituisce una polpa asciutta e concentrata, con un leggero effetto croccante esterno.

Non tutte le zucche reagiscono allo stesso modo in cucina. Quelle a polpa asciutta, come la Delica o la Mantovana, sono perfette per piatti strutturati e cotture al forno. Le varietà più acquose, come la Butternut o la Lunga di Napoli. danno il meglio in minestre e vellutate. Conoscerne le differenze aiuta a evitare errori e a scegliere il metodo di cottura più adatto.