Sant'Agata e la villa celata. Storia e vicende della Villa Aiazzi © n.c.
Ricordo che anni fa, camminando per Sant'Agata, sul lato destro di via Libertà, si vedevano alcuni muri decisamente vecchi e, più avanti, un grande casale in disuso. I muri in questione erano la parte retrostante dei magazzini di alcune fabbriche (zuccherificio e mobilplastic, vedi foto qui sotto). Fortunatamente l'amminstrazione comunale degli anni 2000, decise di abbattere quegli obsoleti muri e ristrutturale il casale fatiscente (la settecentesca villa Aiazzi). Questa grande villa nel 1953 rimase praticamente celata dalla costruzione dello zuccherificio. Ma da alcune foto degli anni venti vediamo come si presentava. Una magnificenza con grandi siepi e la strada che sprizzava romanticismo. Ci appaiono dame vestite di bianco con lunghe sottane ai piedi, signori in giacca e paglierino con un un bambino versione sailoor. Poi vecchi adulti rigorosamente vestiti in nero. Un pezzo di Mugello che non ha niente da invidiare ad uno dei più bei quadri di Renoir o Monet, anche se stiamo parlando solo di alcuni scatti voluti da persone facoltose che abitavano Sant'Agata, un borgo molto piccolo ma ricco di storia: dalla pieve di eta' Romanica e quella medievale di Montaccianico. L'influenza delle belle epoque in queste foto e' molta. La famiglia Aiazzi e' stata immortalata nel pieno di questo stile, sopratutto nell'eleganza e nel costume. Ovviamente questa influenza artistico culturale la si trova anche in foto scattate a Fiesole, e nelle molte tracce lasciate da Galileo Chini (uno dei padri del liberty in Italia). Ma, tornando alla famiglia Aiazzi, e a chi nei seguenti ritratti li immortalo', ci fa pensare a gente elegante. Simpatica la scelta dei piccoli dettagli ( in quanto a quei tempi fare una foto non era semplice e comportava anche dei costi in denaro non indifferenti). La ragazzina con le treccine con i probabili genitori, le racchette tra le mani, il cane e il cavallo con le dame sopra il calesse. Insomma tutto molto affascinante e curioso. Ma cosa c'e rimasto oggi di tutto questo incanto? Oggi, come dicevamo la villa e' stata ristrutturata ed abitata da vari condomin. Sarebbe bello ripristinare anche l'aia e il giardino. Perché un forestiero che viene qui, oltre a rimanere soddisfatto della buona tavola locale, possa oltremodo rimanere incantato da tutto quello che che in duemila anni questa frazione ci ha lasciato e ha lasciato alla storia. Nota bene: alcune delle foto sono tratte dal gruppo Facebook 'Antiche cartoline del Mugello'


