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Treni, linea via Pontassieve. Pendolari di Valdisieve e Mugello esasperati, nasce un nuovo comitato: "C'è chi ha perso il lavoro per i continui ritardi"

PD Pontassieve: "i sindaci della Valdisieve, lo scorso luglio, hanno chiesto un incontro con l'Assessore Baccelli. Non è stato ancora calendarizzato"

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Pendolari in attesa dei treni in ritardo alla Stazione di Pontassieve Pendolari in attesa dei treni in ritardo alla Stazione di Pontassieve © Ok!Valdisieve
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La misura è colma per i pendolari del Valdarno e della Valdisieve che, per la prima volta, sono pronti a mobilitarsi contro i disservizi dei treni e del trasporto ferroviario. Tutto sarà reale Sabato 12 ottobre, quando i pendolari della linea Borgo, attraverso il gruppo WhatsApp "Pendolari resistenti", si daranno appuntamento alla Casa del Popolo di Dicomano con l'obiettivo di dare vita a un comitato che ponga l'attenzione sui problemi che riguardano la trattata ferroviaria.

A riportarlo per primo è stato il Corriere Fiorentino, spiegando come questa azione sia stata immediatamente recepita dalla politica locale. "I pendolari, che si sentono abbandonati a se stessi da parte di Trenitalia e della Regione Toscana, sono i subbuglio e si parla di organizzazione di Comitati". Queste le parole che si leggono in una nota molto dura, diretti ai vertici della Regione Toscana, da parte di Partito Democratico - Pontassieve, Pontassieve Futura e Pontassieve al Centro, liste a sostegno dell'attuale Sindaco Carlo Boni.

Ritardi, convogli vecchi e piccoli, continui accavallamenti con treni a alta velocità. Questo si legge nella nota, che richiama anche la lettere inviata nello scorso luglio dai sindaci della Valdisieve all'Assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Stefano Baccelli: "Nel luglio scorso, i sindaci della Valdisieve hanno scritto una lettera all'assessore Baccelli per chiedere un incontro urgente, a seguito dell'ennesimo blocco della circolazione ma per adesso questo incontro risulta non calendarizzato."

Le proteste dei pendolari vanno avanti dalla scorsa estate, come ricorda sempre il Corriere, subito dopo la soppressione di un treno in prima mattinata, quando un gruppo di lavoratori ha improvvisato dei cori di scherno all'arrivo alla Stazione di Santa Maria Novella. "C'è chi è stato licenziato per colpa di Trenitalia e dei suoi continui ritardi. - ha detto Eleonora Colarusso, tra i promotori del comitato - Stiamo parlando di un servizio pubblico che non rispetta ciò che promette e ciò per cui paghiamo".

 

 

 

 

 

 

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