Papa Francesco © nn
Oltre 150mila persone si sono già recate nella Basilica di San Pietro per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. L’afflusso è continuo e ordinato, con la basilica che è rimasta aperta fino alle 2:30 della scorsa notte e ha riaperto già alle 5:40 del mattino. L’accesso sarà consentito fino alle ore 18 di oggi, orario in cui è prevista la chiusura per motivi di sicurezza e per consentire le ultime operazioni liturgiche prima dei funerali di sabato. Come ha spiegato Matteo Bruni, direttore della Sala stampa vaticana, “la chiusura è necessaria anche per predisporre il passaggio delle delegazioni e per il rito serale della chiusura della bara”.
Nel frattempo, all’aeroporto di Fiumicino proseguono senza sosta gli arrivi di autorità e rappresentanti religiosi da ogni parte del mondo. Tra i presenti attesi ci sono anche Ignace Bessi Dogbo, cardinale elettore della Costa d’Avorio, e Chibly Langlois, cardinale di Haiti. Alcuni voli atterrano con cerimoniale ufficiale, altri invece con maggiore riservatezza in aree decentrate.
Una sepoltura sobria, come desiderava Francesco
I preparativi per la tomba del Papa sono in corso nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove Papa Francesco ha scelto di essere sepolto. Una decisione maturata, secondo quanto raccontato dal cardinale Roland Mackrikas, dopo un momento di ispirazione spirituale: “La Madonna mi ha detto, preparati la tomba”, avrebbe detto il Pontefice.
L’iscrizione sulla lastra tombale, in marmo di Finale Chiara, appare oggi quasi invisibile. Si valuta un piccolo intervento per renderla più leggibile, senza tradire il desiderio di semplicità espresso da Francesco. Si tratta di un tipo di calcare marino usato fin dall’epoca romana: robusto, resistente, simbolo di durabilità.
Un viaggio donato: il nipote Mauro al funerale
Mauro Bergoglio, infermiere e nipote del Papa, potrà partecipare ai funerali grazie alla generosità di una donna argentina, titolare di un’agenzia viaggi, che gli ha regalato i biglietti per l’Italia. “Non potevamo permettercelo”, aveva detto Mauro alla TV argentina A24. La notizia, rilanciata dai media, ha suscitato grande commozione in patria.
Becciu: "Non sono stato escluso, decideranno i cardinali"
Nel frattempo, in vista del Conclave, il cardinale Angelo Becciu ha confermato alla Reuters di ritenere ancora valido il suo diritto a parteciparvi. “Il Papa non mi ha mai chiesto di rinunciare per iscritto. Decideranno i miei confratelli cardinali”, ha dichiarato. Becciu ha anche rivelato di aver avuto un ultimo colloquio con il Pontefice a gennaio, nel quale Francesco avrebbe accennato a una possibile soluzione per chiarire la sua posizione.
Sul punto è intervenuto anche il cardinale Jean-Paul Vesco, che ha minimizzato: “Becciu? Non è un caso. Ci sono cose più importanti”.
Israele e il rispetto per il Pontefice
In risposta alle polemiche sul presunto silenzio dello Stato di Israele, l’ambasciatore presso la Santa Sede Yaron Sideman ha chiarito che la partecipazione di un suo rappresentante ai funerali – nonostante avvengano di sabato, giorno sacro per l’ebraismo – dimostra il grande rispetto per la figura di Papa Francesco, da sempre impegnato contro l’antisemitismo. Anche il premier Benjamin Netanyahu ha espresso pubblicamente il cordoglio per la morte del Pontefice, con un messaggio rivolto alla comunità cattolica.
Papa Francesco se ne va lasciando un’eredità fatta di umiltà, spiritualità e un senso profondo di umanità. L’ultimo saluto si annuncia solenne ma sobrio, proprio come lui aveva chiesto.


