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Palazzuolo, rimosse 170 tonnellate di rifiuti dal torrente. Servono ulteriori interventi di messa in sicurezza

Tuttavia, come sottolineato dagli amministratori locali, il lavoro non può considerarsi concluso. Restano infatti nel...

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Un taglio della locandina Un taglio della locandina © Lista Civica Bene Comune Firenzuola
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Palazzuolo sul Senio, 9 ottobre 2025 – È stato compiuto un importante passo avanti nella gestione dell’emergenza ambientale che ha interessato l’area del torrente nei pressi di Palazzuolo sul Senio, con la rimozione di circa 170 tonnellate di rifiuti accumulati a seguito di recenti eventi franosi. L’operazione, complessa e delicata, ha coinvolto Regione Toscana, Comune di Palazzuolo, Consorzio di Bonifica e numerosi volontari, coordinati in sinergia per affrontare una situazione di grave impatto sul territorio.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Comitato Acque Rovigo-Santerno per il lavoro di sensibilizzazione svolto e a tutti coloro che, anche a titolo personale o associativo, hanno partecipato alle operazioni di recupero. L’impegno congiunto di tecnici, enti pubblici e cittadini ha permesso di ottenere un risultato significativo in termini ambientali e di sicurezza idraulica.

Tuttavia, come sottolineato dagli amministratori locali, il lavoro non può considerarsi concluso. Restano infatti nel torrente residui più fini, che potrebbero riaffiorare in occasione delle prossime piene, rendendo urgente un intervento strutturale di messa in sicurezza della frana e di completamento della bonifica.

Si auspica che lo Stato garantisca la copertura economica delle spese, stimate in diversi milioni di euro, e che eventuali responsabilità, anche di natura finanziaria, vengano accertate attraverso le indagini in corso da parte della magistratura.

Le istituzioni locali ribadiscono la volontà di mantenere alta l’attenzione, proseguendo con iniziative di monitoraggio e partecipazione civica. Già in passato sono state avanzate proposte concrete, come il consiglio comunale aperto di aprile, la mozione sui siti a rischio e l’interrogazione riguardante la discarica di “Culcedra” a Pietramala. L’impegno resta quello di garantire trasparenza e coinvolgimento della popolazione, “dalla parte dell’ambiente e dei cittadini”.

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