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Palagi (SPC) sullo stadio: “La Fiorentina va convinta, non ostacolata”

“Se avessimo governato noi il concorso internazionale sarebbe partito anche prima della pandemia"

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stadio Franchi stadio Franchi © Ok!News24
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 “Se la Fiorentina chiedesse nuovamente di edificare un nuovo stadio nell'area metropolitana ci metteremo intorno a un tavolo e con rispetto proveremo a convincere la proprietà che la cosa migliore è rimanere al Franchi”.
Parola di Dmitrij Palagi candidato sindaco Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale intervistato questa mattina da Radio Firenze Viola.

“Certo, occorre un'Amministrazione capace di uscire dalla strada seguita in questi anni – aggiunge -, da una parte di apparente subalternità per strumentalizzare il calcio a fini elettorali, dall'altra l'assenza di serietà nel proporre la soluzione Mercafir, che ha irrigidito Commisso.
Dal 2019 abbiamo sempre avanzato la stessa idea. Garantire un futuro pubblico al Franchi e al Padovani. Se avessimo avuto modo di governare noi il concorso internazionale sarebbe partito anche prima della pandemia, con coperture certe e calendari chiari”.

Per Palagi “dopo il pasticcio di Nardella non resta che garantire la possibilità di giocare al Padovani, reperire tutte le risorse necessarie e sottoscrivere nuovi accordi di concessione”.
Quanto al traffico e alla mobilità nella zona in occasione delle partite della Fiorentina ”non basta pensare di costruire un nuovo parcheggio e la tramvia. L'integrazione con tutto il trasporto pubblico locale è fondamentale, in modo da tutelare la residenza: anche con la ZTL viola”.
Poi l’affondo finale: “Le destre ci sembrano avere le idee confuse – conclude Palagi - , a loro volta strumentalizzano Commisso. Però non basta essere contro. Chi ha governato in questi 15 anni ha mancato di trasparenza anche sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio. Abbiamo provato più volte a sollevare il tema, con un centrosinistra che però su questo argomento svicola. La tifoseria è stata abbandonata, mentre il dibattito politico si sviluppa senza concretezza”.

 

 

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