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Il Mugello si veste di luce: emozioni e comunità alla sfilata “L’Officina della Moda Vol. 2”

Tra giovani, creatività e territorio, Borgo San Lorenzo ha vissuto una serata che ha unito stile e identità

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L’Officina della Moda Vol. 2 L’Officina della Moda Vol. 2 © digiflo
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C’è chi pensa che nelle piccole realtà manchino occasioni per sognare. Ma sabato sera, a San Piero a Sieve quel pensiero è stato smentito con eleganza e coraggio. Con “L’Officina della Moda Vol. 2”, i ragazzi di Digiflò hanno trasformato un’idea in un’esperienza capace di riunire il Mugello attorno a una passerella. Non una semplice sfilata, ma un momento di incontro, appartenenza e orgoglio, dove la moda è diventata il linguaggio di una comunità che vuole raccontarsi in modo nuovo.

Un’ambientazione di luce e contrasti

La sfilata si è tenuta al primo piano dell’Ikebana, in uno spazio completamente bianco, essenziale e luminoso, messo a disposizione da Alessio Santoni di AutoOK. Sul pavimento lucido, una passerella nera tracciava un segno deciso, come una linea d’inchiostro su una pagina da scrivere. Intorno, le sedie bianche ordinate e un pubblico partecipe, pronto a lasciarsi sorprendere. Prima dell’inizio, un aperitivo conviviale ha riempito l’atmosfera di chiacchiere e sorrisi: un’occasione per ritrovarsi, scambiarsi idee e scaldare l’attesa. Nel backstage, le make-up artist Emma Romagnoli e Giorgia Borselli e il team di Io Vanesia lavoravano agli ultimi dettagli, tra pennelli, forcine e battiti accelerati. L’aria era densa di emozione: quella sospensione che precede ogni inizio.

Moda, emozioni e messaggi

Alle 18:30 le luci si sono abbassate. La presentatrice Elena Mannucci ha dato il via alla serata, e da quel momento la sala si è trasformata in un piccolo teatro di emozioni. A sfilare sono stati sei negozi del territorio — Cute Look, Abbigliamento Lavacchini, Valecchi Calzature, Loft 25, Ottica Panchetti e Mosaico Abbigliamento — con oltre ottanta outfit dedicati alla stagione autunno-inverno 2025/2026. Tra luci e applausi, un momento ha toccato il cuore del pubblico: Valecchi Calzature ha dedicato la propria uscita al tema della violenza contro le donne, con modelle e modelli che hanno sfilato indossando scarpette rosse. Un gesto silenzioso, ma potente, accolto da un lungo applauso carico di rispetto.

Un intreccio di storie e collaborazioni

La forza dell’evento non è solo nei vestiti, ma nelle persone che lo rendono possibile. Giovani professionisti, commercianti, parrucchieri, truccatori, sponsor: tutti uniti da un unico filo, quello di dare valore al territorio. “L’Officina della Moda Vol. 2” è stata molto più di un evento: è stata una dichiarazione d’intenti, la dimostrazione che anche in provincia si può creare bellezza, innovazione e partecipazione. Digiflò ha saputo accendere una luce su quel Mugello giovane e vitale che non si accontenta di guardare altrove, ma sceglie di creare qui, insieme.

Quando le luci si sono spente e l’ultimo applauso è svanito, ciò che restava non erano solo abiti e passerelle, ma la sensazione di aver assistito a qualcosa di vero. Una comunità che si riconosce, si sostiene e sceglie di raccontarsi attraverso la creatività. E se qualcuno ancora si chiede se nel Mugello sia possibile organizzare una sfilata di moda, la risposta è arrivata chiara e luminosa: sì, ed è stato bellissimo.

 

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