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Mugellani illustri. Chi era il dottor Luigi Andreani?

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Mugellani illustri. Chi era il dottor Luigi Andreani? Mugellani illustri. Chi era il dottor Luigi Andreani? © n.c.
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Dal nostro lettore e collaboratore, Pier Tommaso Messeri, riceviamo questo ritratto di un mugellano illustre....

IL Dott. Luigi Andreani

Quasi nessuno sa più chi sia, eppure spessissimo a Ronta si pronuncia il suo nome, soprattutto quando si devono dare delle informazioni stradali. La toponomastica rontese ci offre tra le tante vecchie e nuove strade: una via Luigi Andreani. Ma chi era costui? Cosa fece di così singolare per meritarsi addirittura una strada?

Luigi Andreani nacque a Ronta, il 24 agosto 1860. La famiglia, un tempo agiata, al momento della nascita del bambino non attraversava un buon periodo finanziario. Il piccolo Luigi, dimostrando fin dalla più tenera età, acutezza d’ingegno e pronta memoria, fu dal padre mandato a studiare dopo le elementari -come molti altri meritevoli ma sprovvisti di mezzi- nel Seminario Arcivescovile di Firenze; da dove, non avendo ricevuto la vocazione, decise di uscire non prima di aver portato a termine i corsi di studio.

 

Iniziò così a lavorare come prefetto di camerata dai padri Scolopi alla Badia Fiesolana. In quel periodo, come scrisse a suo tempo il “Messaggero del Mugello”, l’Andreani con largo spirito di generosità inviò ripetutamente i pochi soldi guadagnati oltre che alla famiglia, anche al suo ex seminario così da poter far avere ai poveri studenti i libri e la cancelleria. Nel 1883 entrò come assistente bibliotecario alla Biblioteca Nazionale di Firenze, luogo dove rimase –levata una breve parentesi lavorativa a Lucca e Pisa- per quasi tutta la vita. in quell’ edificio  tra vecchi libri e antiche carte, si formò una cultura a dir poco enciclopedica, che gli consentì di compiere approfonditi e seri studi storici, finalizzati a far conoscere ai suoi conterranei i grandi personaggi nati e vissuti in Mugello. Senza voler elencare tutti i numerosi scritti dello studioso, non si può fare a meno di ricordare alcuni:  nel 1897 “Filippo Pananti, scritti minori, inediti e sparsi”, importantissimo ed ormai introvabile testo sul virtuoso e dissacrante epigrammatico rontese,  nel 1902 il “Dottore Angelo Gatti”, nel 1904 la monografia sulla “Parrocchia di San Michele a Ronta”, nel 1907 “Serie degli Abati della Badia di Razzuolo”, nel 1917 “Monumento in Mugello all’educatrice di due Papi”, nel 1919 “Trenta lettere inedite di Filippo Pananti”per arrivare fino alla sua ultima opera sui caduti della Prima Guerra Mondiale del popolo rontese. Questi sono testi fondamentali per una storia della vallata, ripresi e consultati da numerosi studiosi o semplici curiosi di cose mugellane. L’Andreani collaborò anche con «La Bibliofilia», con un erudito studio sui manoscritti galileiani della Biblioteca Nazionale, e all'«Archivio storico italiano».

Si adoperò molto anche nel sociale, comprendendo essere solo l’istruzione  il mezzo di emancipazione per le classi più povere.  Per questo si batté con forza, affinché a Ronta il percorso scolastico potesse arrivare almeno fino alla sesta classe. Uomo mite fu stimato da molti; ammirato dai più per i interessi storici e compianto da tutti, dopo la sua morte avvenuta il 2 Marzo 1922.

Resta una lapide ad indicare una via. Ecco finalmente il nome di uno studioso che si prodigò anima e corpo, affinché il proprio paese potesse avere dalle memorie storiche una coscienza sociale, poggiata su solide basi.

 

 

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