Il GP Racing © GP Racing
Nel silenzio dell’inverno, tra le colline ondulate del Mugello, un gruppo di uomini ha deciso di sfidare l’inerzia del tempo per dare vita a qualcosa di più di una squadra: un’idea, una speranza, un fuoco. C’è qualcosa di profondamente romantico nel veder nascere un team motociclistico dove l’asfalto profuma ancora di storia e i motori echeggiano tra i boschi come canti tribali. Il Mugello, con la sua pista che è tempio e teatro, ha visto generazioni di piloti rincorrere il vento. Ma nel 2023, tra officine e sogni condivisi, nasce qualcosa di diverso: GP Racing.
Una creatura nuova, ma già matura, plasmata da quattro imprenditori del territorio – non semplici sponsor, ma padri e sognatori – pronti a coltivare il talento come si coltiva un campo: con dedizione, con cura, con la pazienza di chi sa che il frutto più dolce arriva solo dopo il tempo giusto.
GP come Guido Pini: il destino nel nome
Il destino, talvolta, si nasconde nelle iniziali. GP, certo, come Gran Premio. Ma anche come Guido Pini, giovane prodigio nato a Scarperia, che oggi sfreccia verso il Motomondiale Moto3 con la KTM del team INTACT GP. Il suo nome non è un richiamo nostalgico, ma una direzione: formare altri Guido, altri ragazzi capaci di trasformare una minimoto in un biglietto per l’Olimpo delle due ruote.
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E questa non è solo una squadra: è una scuola di vita. È l’idea che il talento va scoperto, coltivato, accompagnato, senza scorciatoie, senza illusioni. Dai primi giri sulle 110cc OHVALE, fino alle sfide più dure, dove si inizia a cadere e rialzarsi. Perché “il motociclismo – diceva Enzo Ferrari – è come la vita: o lo ami o ti distrugge”.
Dietro le quinte: uomini, motori e fede
A fondare questo sogno sono Matteo Pini, Gherardo e Tiziano Gherardi, Gianluca Borselli: uomini d’impresa con il cuore da box. Uomini che sanno cos’è la fatica, che conoscono il valore di una sconfitta che educa più di una vittoria.
Il paddock di GP Racing non è solo una base operativa. È un rifugio, una fucina di legami e responsabilità. Felice Carminati, capotecnico e memoria tecnica della squadra, è l’uomo che ascolta il motore come fosse una poesia. MEO, sospensionista d’élite, è l’architetto dell’equilibrio. E Kevin Manfredi, il coach, è più di una guida: è un fratello maggiore, uno specchio emotivo per i ragazzi che cercano sé stessi tra le curve.
Ogni pilota ha il proprio meccanico, come un artigiano ha il suo apprendista. Il contatto è umano, quasi familiare. Ogni vite serrata è un atto d’amore. Ogni consiglio nel box, un piccolo passo verso la grandezza.
Un esordio che brucia sotto il podio
Ma GP Racing non è solo passione: è anche risultati, sudore, concretezza. Il 2024 li ha visti debuttare nel CIV Junior, e la pista ha già risposto con entusiasmo.
Il giovane Valentino Pozzi #34 ha colorato di gloria il podio nella 110cc, chiudendo secondo assoluto e infilando tre vittorie che hanno il sapore della promessa mantenuta. In 160cc, invece, Formisano, Ciampalini e Agostino hanno dimostrato che il podio può essere un’illusione solo momentanea: le loro traiettorie sono mature, affilate, affamate.
Il 4 maggio sarà un nuovo capitolo, un'altra pagina da scrivere sotto il cielo toscano, tra la nebbia del mattino e i raggi del tramonto che accarezzano il circuito.
Il programma del 4 maggio
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🕘 Ore 09:10 – OHVALE 160 Gara 1
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🕥 Ore 10:25 – OHVALE 190 Gara 1
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🕓 Ore 14:50 – OHVALE 160 Gara 2
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🕕 Ore 16:05 – OHVALE 190 Gara 2
Il rumore dei motori sarà il sottofondo di un’opera in divenire. Ogni giro, una strofa. Ogni sorpasso, un colpo di scena. Ogni bandiera a scacchi, un punto e virgola nella storia che GP Racing sta scrivendo.


