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In arrivo lo sciopero più grande dell'anno, si fermano i treni: manifestazioni in tutta Italia

Sciopero generale il 25 ottobre 2025: treni a rischio, manifestazioni in tutta Italia e grande corteo della Cgil a Roma. Ecco cosa succederà e come prepararsi.

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sciopero 17102025 okmugello.it sciopero 17102025 okmugello.it © N. c.
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 Il 25 ottobre 2025 l’Italia si prepara a una giornata di mobilitazione nazionale. La Cgil chiama alla protesta a Roma, mentre i trasporti si fermano in tutto il Paese.

Ottobre sarà ricordato come uno dei mesi più intensi sul fronte delle proteste. Dopo settimane di agitazioni e stop nei trasporti, il 25 ottobre segna la giornata più attesa (e temuta): lo sciopero generale nazionale proclamato dalla Cgil si preannuncia come la più grande mobilitazione dell’anno.

Roma sarà il cuore pulsante della protesta, con una manifestazione in Piazza San Giovanni che richiamerà migliaia di lavoratori, studenti e cittadini da ogni parte d’Italia. Ma non solo la Capitale si fermerà: treni, autobus e collegamenti ferroviari in tutto il Paese subiranno forti disagi, con cancellazioni e ritardi previsti già dalla notte precedente.

Sciopero: il 25 ottobre si ferma l’Italia

La Cgil ha lanciato un appello diretto e simbolico: “Il 25 ottobre non andare allo stadio. Il 25 ottobre scendi in piazza.” Un invito a sostituire il tifo calcistico con la partecipazione civile, in una giornata in cui anche la Serie A proseguirà il suo calendario, con partite di grande richiamo come Napoli-Inter.

Il segretario Maurizio Landini guiderà la mobilitazione, che nasce con obiettivi chiari: chiedere più risorse per salari e pensioni, una riforma fiscale equa, investimenti nella sanità e nell’istruzione e un deciso no alle politiche di riarmo. Il sindacato mette al centro anche il tema della precarietà lavorativa, la richiesta di un salario minimo legale e il rilancio del Mezzogiorno attraverso una strategia industriale sostenibile.

Sciopero: il 25 ottobre si ferma l’Italia
Lo sciopero coinvolgerà l’intero settore dei trasporti, dai treni a lunga percorrenza fino ai convogli regionali e locali. Il personale del gruppo FS, Trenitalia, Trenord e Italo, incrocerà le braccia, con conseguenze che si faranno sentire già dalle prime ore del mattino. Anche il trasporto pubblico locale sarà interessato da fermate in molte città, tra cui Roma, Milano, Napoli, Firenze, Palermo e Genova. Le aziende di trasporto stanno predisponendo servizi minimi garantiti, ma i disagi saranno inevitabili, soprattutto nelle fasce orarie di punta. Chi ha in programma viaggi o spostamenti in treno è invitato a controllare in anticipo gli orari e a valutare soluzioni alternative.

Non si tratta di una semplice protesta sindacale, ma di una mobilitazione che intreccia temi economici, sociali e pacifisti. La Cgil vuole richiamare l’attenzione sulle difficoltà delle famiglie italiane, colpite dall’aumento del costo della vita e da stipendi che non tengono il passo con l’inflazione. Al centro anche la difesa dei diritti dei lavoratori e la richiesta di una politica economica più vicina alle persone, non solo ai numeri.

Inoltre, il sindacato unisce la protesta a un messaggio di solidarietà internazionale, in particolare verso la popolazione civile colpita dai conflitti in Medio Oriente. Diversi movimenti, tra cui SI Cobas e USB, si uniranno alla giornata con cortei paralleli e presìdi per la pace.