Salviamo il Rovigo © OKM
Una conferenza stampa dai toni accesi e un siparietto fuori luogo hanno caratterizzato la mattinata di oggi, lunedì 6 ottobre, a Firenzuola, dove il Comitato Acque Rovigo Santerno ha convocato la stampa per fare il punto sulla situazione ambientale del torrente Rovigo e del fiume Santerno. L’incontro, organizzato per aggiornare sulla frana che lo scorso marzo ha riversato nel torrente una grande quantità di rifiuti provenienti da una vecchia discarica degli anni Settanta, si è aperto con un episodio che ha lasciato tutti sgomenti.
Il siparietto tra Bottino e Scarpelli
Appena entrato nella sala della conferenza, il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Marco Bottino, ha dato vita a un siparietto deprimente e arrogante, rivolgendo accuse e toni fuori luogo nei confronti di Claudio Scarpelli, ex sindaco di Firenzuola.
Un alterco improvviso e acceso che, secondo i presenti, ha rischiato di degenerare oltre il verbale, sfiorando il contatto fisico.
Una scena surreale e poco edificante, che non rende onore alla carica istituzionale ricoperta da Bottino e ha gettato un’ombra sull’intero incontro, nato per discutere di un tema di tutt’altra serietà: la tutela dell’ambiente e la salute del territorio.
La situazione dei fiumi e i lavori di bonifica
Dopo l’episodio, la conferenza è proseguita con gli interventi programmati.
Eva Pasquarella, presidente del comitato, ha ricordato le ragioni dell’iniziativa:
“Abbiamo organizzato questa conferenza per avere chiarimenti sui rifiuti ancora presenti nel torrente e per conoscere gli interventi previsti sulla discarica, nella parte non ancora crollata. Sopra il fronte della frana si vedono ancora rifiuti emergere dal terreno: vogliamo capire cosa si intende fare anche per quelli che non si vedono”.
Pasquarella ha sottolineato come la preoccupazione principale del comitato resti la differenza tra messa in sicurezza e bonifica, ricordando che “la prima non basta a garantire la salubrità del fiume e del territorio circostante”.
I ritardi nei lavori e le difficoltà burocratiche
Il sindaco Bottino, nel suo intervento, ha riferito che una parte dei fondi già stanziati sarà utilizzata anche per la bonifica del tratto colpito. Tuttavia, ha ammesso che i lavori sulla frana sono fermi dall’estate, a causa di problemi nei pagamenti alle ditte e di ritardi burocratici che hanno bloccato l’erogazione delle risorse.
Diversa la situazione per quanto riguarda gli interventi del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, che – come spiegato dai tecnici presenti – stanno per concludersi dopo mesi di attività nel letto del fiume.
Le richieste del Comitato
Il Comitato ha ribadito la necessità di non considerare conclusa l’emergenza ambientale:
“È necessario passare alla fase due – ha affermato Pasquarella –. Tolto il grosso dei rifiuti, rimane la parte più fine, quella che con le piene rischia di tornare in circolo. Non si può interrompere adesso il lavoro”.
I sindaci di Firenzuola e Palazzuolo hanno assicurato che continueranno a sollecitare la Regione Toscana, ma al momento non sono state fornite tempistiche certe per la ripresa dei lavori sulla frana.
Un incontro tra realtà e polemica
Tra dati tecnici, video illustrativi e preoccupazioni ambientali, la conferenza ha mostrato una duplice immagine: da un lato la competenza e la determinazione del comitato nel difendere il territorio; dall’altro, la fragilità istituzionale di fronte a comportamenti che nulla hanno a che vedere con il senso civico e la responsabilità pubblica.
Una mattinata che doveva essere dedicata alla tutela dei fiumi e che, purtroppo, resterà impressa anche per un episodio che non fa onore alle istituzioni locali.


