Devo coprire l'unità esterna del condizionatore in inverno? Il consiglio degli esperti - okmugello.it © N. c.
Quando le temperature scendono, il dubbio è sempre lo stesso: coprire l’unità esterna del condizionatore per proteggerla dal freddo o lasciarla libera?
Con l’arrivo dell’inverno, molti italiani si trovano a fare i conti con un interrogativo ricorrente: come proteggere il condizionatore d’aria durante i mesi freddi. Dopo aver spento l’impianto estivo, la parte esterna – spesso esposta a pioggia, vento e gelo – resta alla mercé degli agenti atmosferici. Da qui nasce la tentazione di coprirla con teli o custodie protettive, nella speranza di prolungarne la durata.
Secondo gli esperti del settore climatico, però, questa pratica non è sempre consigliabile. Se da un lato può sembrare una buona idea per tenere lontani sporco e foglie, dall’altro può causare l’effetto opposto: trattenere umidità e favorire la formazione di ruggine o muffe. Le moderne unità esterne, spiegano i tecnici, sono progettate per resistere alle intemperie e non necessitano di coperture totali.
Cosa succede se si copre il condizionatore
Molti installatori avvertono che un rivestimento eccessivo dell’unità esterna può compromettere la ventilazione naturale del sistema. Anche se l’impianto è spento, l’umidità può accumularsi all’interno della copertura, provocando condensa e corrosione delle parti metalliche.
Inoltre, se il condizionatore viene utilizzato in modalità pompa di calore – sempre più diffusa per il riscaldamento invernale – coprirlo risulta addirittura controproducente. In questo caso, infatti, l’unità esterna deve restare libera per garantire lo scambio termico con l’aria e mantenere l’efficienza energetica.

I produttori raccomandano piuttosto una manutenzione preventiva prima dell’inverno: pulire le griglie, rimuovere foglie, rametti e detriti, controllare che non ci siano ostruzioni e verificare lo stato delle pale e delle connessioni elettriche. Questi accorgimenti garantiscono il corretto funzionamento dell’impianto e ne allungano la vita utile senza dover ricorrere a coperture integrali.
Chi vive in zone particolarmente fredde o soggette a forti nevicate può, semmai, utilizzare teli traspiranti parziali, progettati appositamente per proteggere solo la parte superiore del condizionatore. L’importante è lasciare sempre liberi i lati, così da evitare la formazione di condensa stagnante.
Le buone pratiche consigliate dagli esperti
Gli esperti del Consorzio Italiano Climatizzazione e Riscaldamento sottolineano che il vero segreto per mantenere efficiente un condizionatore nel tempo non è coprirlo, ma curarne la manutenzione regolare. Oltre alla pulizia esterna, è utile far controllare il gas refrigerante e i filtri almeno una volta l’anno, preferibilmente tra la fine dell’estate e l’autunno.
Nel caso di impianti datati o installati in zone costantemente umide, è possibile applicare uno strato protettivo antiruggine sulle parti metalliche esposte. Alcuni tecnici consigliano anche di sollevare leggermente la base dell’unità esterna per evitare il contatto diretto con l’acqua stagnante o la neve.
Va ricordato che i modelli più recenti, soprattutto quelli inverter, sono progettati per funzionare anche a basse temperature e resistono naturalmente agli agenti atmosferici. In questi casi, l’uso di teli o coperture è considerato superfluo.
Coprire completamente l’apparecchio, avvertono gli esperti, può portare più danni che benefici. In certi casi, il calore residuo del compressore combinato con l’umidità chiusa all’interno può persino accelerare la corrosione delle parti elettroniche.
In sintesi, l’unità esterna del condizionatore non va mai “imbustata”: meglio mantenerla pulita, libera e controllata da un tecnico qualificato. Una semplice attenzione stagionale può evitare guasti costosi e garantire comfort in ogni stagione.


