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Dare lavoro a chi non lo ha. In Mugello primo anno di Art. 1

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Mille metri quadri di capannone per favorire l'inclusione sociale attraverso il lavoro per conto di alcune imprese locali del Mugello. E' stata questa la sfida che Articolo1 ha lanciato a maggio dello scorso anno e che solo a un anno di distanza può dire di aver vinto. ART1 promuove percorsi d’inserimento lavorativo attraverso l’attività manifatturiera realizzata all’interno dello stabilimento produttivo che si trova nel comune di San Piero- Scarperia. L’attività nasce a seguito dell’intervento delle cooperative di tipo B, Socialeinrete, e di tipo A, Convoi, società del consorzio CO&SO Firenze, conseguentemente ad una situazione di crisi di una azienda locale, che impiegava sette lavoratori. L’intervento ha previsto l’assunzione dei lavoratori, la locazione e l’adeguamento di un capannone industriale, con un notevole investimento economico da parte delle cooperative. E' stato attivato di concerto con alcune imprese del territorio, disponibili ad assegnare lavorazioni di assemblaggio (PARCO, NBM tech, Eureka) con l’obiettivo di utilizzare l’attività come piattaforma progettuale per percorsi di inserimento lavorativo di persone svantaggiate in genere, migranti e rifugiati, giovani n.e.e.t (not employed nor in education) e ragazzi in alternanza scuola lavoro. Il progetto era ambizioso ma gli obiettivi sono oltre le attese e i dati parlano chiaro: il piccolo gruppo dei sette lavoratori iniziali che hanno fin da subito creduto nel modello proposto dalle due cooperative si è notevolmente ampliato e sono stati attivati, in un anno, ben 45 percorsi lavorativi di cui 38 uomini e 7 donne: 21 lavoratori dipendenti, 7 tirocini, 8 inserimenti socio-terapeutici, 9 contratti di lavoro accessorio. Da segnalare anche l'età dei lavoratori: 5 dai 15 ai 20 anni; 14 dai 21 ai 30; 12 dai 31 ai 40 e 14 della delicatissima fascia dai 41 ai 65. Tra di loro 2 persone sono in alternanza scuola-lavoro, 10 sono migranti e rifugiati, 1 è in mobilità, 8 sono giovani n.e.e.t e 9 sono inserimenti socio-terapeutici. “Siamo soddisfatti perché stiamo raggiungendo l'obiettivo che ci eravamo prefissati: offrire un'opportunità di lavoro e di integrazione alle fasce deboli del mercato del lavoro, ma farlo attraverso un modello un po' diverso di cooperazione sociale, ossia attraverso un modello che si basa sulla sostenibilità economica, sulla poca dipendenza dall'ente pubblico e sulla capacità di stare sul mercato. - dichiara  Maurizio Rossi, Presidente di SocialeInRete- Siamo inoltre contenti di aver sviluppato  un metodo nuovo e funzionale per l'inserimento: la chiarezza della mansione permette di verificare meglio le capacità della persona e i suoi miglioramenti e di dare la piena responsabilità di una fase produttiva vera e propria.” A sottolineare l'importanza di Art1 per il tessuto economico e sociale del Mugello è Francesco Bacci, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Scarperia e San Piero: “Art1 è un progetto del territorio a pieno titolo nonché un'azienda che riesce a svolgere un'attività di inclusione sociale stando sul mercato, con un proprio fatturato e producendo per conto di aziende del territorio. Ed è proprio questa capacità di coniugare la parte di inclusione sociale alla parte economica a renderlo un progetto fortemente innovativo.” Tutti i lavoratori hanno inoltre la possibilità di fare della formazione, sulla sicurezza naturalmente, ma anche sulla cooperazione, sugli istituti bancari (in collaborazione con BCC ag. Scarperia ) e, per gli stranieri, sono previsti anche i corsi di italiano. La parte educativa del progetto è stata finanziata dalla Società della Salute Mugello che ha creduto in questo modello innovativo per creare percorsi di inserimento lavorativo. A parlarne è Ilaria Bonanni, Assessore al Comune di Borgo San Lorenzo e rappresentante dell'Assemblea della SDS Mugello: “Il lavoro è il più potente strumento di inclusione sociale e nel contesto attuale l’inclusione sociale rappresenta una sfida complessa. Come amministratori abbiamo creduto in Art 1, ci crediamo e continueremo a farlo cofinanziando la parte educativa del progetto perché gli obiettivi di recupero sociale e terapeutico sono stati raggiunti con ottimi risultati non solo per le singole persone, ma anche per le loro famiglie e per l’intera comunità". ART1 coinvolge le imprese locali, i Comuni, la Società della Salute, la Consulta del Terzo Settore, il Sert, il Centro per l'impiego di Borgo San Lorenzo, il Villaggio La Brocchi, il Centro Paci di Firenze, e non da ultimo le scuole superiori.

 

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