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In consigliere Casini porta in consiglio comunale la farsa delle pietre già spaccate in piazza San Marco (video)

Lo avevamo denunciato con un video in aprile, poi la campagna elettorale ha cristallizzato tutto è ora ecco il problema.

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Lavori sulla linea tramvia Lavori sulla linea tramvia © Met
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Con un'interrogazione presentata ieri in consiglio comunale dal capogruppo di Italia Viva - Il Centro, Francesco Casini, scoppia ufficialmente il bubbone della situazione del lastricato in pietra di Piazza San Marco. I lavori legati alla realizzazione della variante al centro storico della tramvia, che interessano da molto tempo anche la storica piazza fiorentina, sono anch'essi fermi al palo. Anzi, è tutto un fare e disfare, e il perché è presto detto.

Noi, con le telecamere di Ok!Firenze, come si vede nel video, avevamo già denunciato la situazione ad aprile. Ma solo adesso, con grande ritardo che sa di esigenze elettorali, il presidente di Tram Spa, sollecitato da un sopralluogo voluto da Casini, ha verificato gli interventi di manutenzione sul lastricato in pietra della piazza in corso. Ricordiamo che la piazza era stata recentemente restaurata.

Il selciato in pietra posato intorno alle verghe della tramvia, nell'area accanto all'università e all'accademia, come verificato nel video girato ad aprile, è in più punti pericolosamente spaccato. In alcuni tratti, nelle fessure ci sta un piede intero, causando gravi rischi per chi transita, specialmente in motorino o in bicicletta.

Casini, nella sua interrogazione, afferma: "Da quanto appreso, le pietre, installate su prescrizione della Soprintendenza, sono sottoposte a un continuo e costante deterioramento a causa del passaggio di circa 1.400 mezzi pesanti al giorno, cifra che si ridurrà a 1.100 con l'entrata in funzione del sistema VACS. Secondo quanto appreso, il frequente transito richiederà dunque la sostituzione del lastricato ogni 8 mesi circa."

Le domande che Casini ha quindi sollevato alla giunta comunale sono quasi banali (non ce ne voglia il consigliere) e sono le stesse che si pongono da tempo i fiorentini. Ovvero, se l'amministrazione fosse a conoscenza di questa problematica già durante la fase di progettazione o durante le conferenze dei servizi; se sia stato stimato il costo delle operazioni di sostituzione del lastricato e chi dovrà farsi carico di tali spese; quali disagi questi interventi potrebbero causare a cittadini, commercianti e mezzi di trasporto pubblico che attraversano la zona; e se, in accordo con la Soprintendenza, sia stata valutata la possibilità di sostituire le pietre con soluzioni più resistenti, come un asfalto architettonico in grado di integrarsi meglio nel contesto storico di Piazza San Marco.

"La questione" – ha dichiarato Francesco Casini – "solleva interrogativi non solo in termini di costi, che potrebbero rivelarsi davvero ingenti, ma anche per l'impatto che questi continui lavori per risistemare il lastricato potrebbero avere sulla vivibilità del centro storico e sul commercio locale. È necessario trovare una soluzione risolutiva immediatamente."

La famosa VACS, che per un chilometro e mezzo di percorso costa più dell'opera del Duomo e i cui lavori sono infiniti (è già saltata l'inaugurazione di settembre, dopo quella farsa elettorale di maggio), continua a dimostrarsi un'opera quantomeno discutibile.

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