cappotto termico 21-11-2025 © N. c.
Cappotto termico, errori comuni e conseguenze dopo i lavori, dall'umidità ai ponti termici, spiegati da esperti del settore.
L'installazione di un cappotto termico rappresenta uno degli interventi più efficaci per migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici. Tuttavia, non sempre i risultati corrispondono alle aspettative dei proprietari. Molti scoprono, spesso a lavori conclusi, che l’intervento, se eseguito senza un’attenta progettazione, può generare problemi complessi e costosi. Dalla formazione di muffa alle infiltrazioni d’acqua, passando per crepe e distacchi dell’intonaco.
Un errore frequente riguarda i ponti termici nascosti, che spesso restano attivi se zone delicate come balconi, davanzali o zoccolature non sono state adeguatamente trattate. La promessa di un isolamento completo svanisce, e la muffa può continuare a formarsi, vanificando l’intervento. Sopratutto per quanto riguarda i davanzali, se sporgono o le infiltrazioni d'acqua e la muffa sorgeranno inevitabilmente.
Gli errori da evitare quando si installa il cappotto termico
Spessori insufficienti del cappotto rappresentano un'altra problematica diffusa. Alcune imprese propongono pannelli troppo sottili, convinte che siano sufficienti per garantire risparmio energetico. In realtà, in molte zone climatiche, questi spessori non rispettano le normative e non consentono di ottenere reali benefici. Il risultato è un consumo energetico quasi invariato, che mette in discussione la convenienza economica dell’intervento.
Anche la ventilazione interna gioca un ruolo cruciale. Un cappotto rende l'involucro più ermetico e, se non si regolano correttamente i flussi d'aria, l'umidità interna può aumentare, causando condensa e nuovi punti freddi sulle pareti. La casa appare perfetta dall'esterno, ma i problemi interni continuano a manifestarsi.

Spesso, dopo la posa, si scopre che elementi come illuminazione esterna, parabole, pluviali e staffe sono stati reinstallati in modo errato. Fissaggi nei pannelli, pluviali storti o fori non sigillati sono frequenti, soprattutto quando l'impresa non possiede competenze adeguate. Se l'armatura non è posata correttamente si possono verificare crepe, microfessure e distacchi di finutura.
Il problema più significativo, però, rimane l'assenza di progettazione. Un cappotto realizzato senza un progetto termotecnico e senza un direttore lavori qualificato rischia di concentrare tutti gli errori possibili: materiali inadatti, dettagli costruttivi improvvisati, nessuna verifica termoigrometrica e scarsa attenzione ai particolari. La cura di questi elementi è ciò che distingue un intervento di successo da un disastro post-lavori.
Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale affidarsi a professionisti esperti, utilizzare sistemi certificati e richiedere un progetto completo. Solo un approccio progettuale accurato e una verifica attenta dei dettagli garantiscono che il cappotto termico mantenga le promesse: comfort, efficienza energetica e protezione duratura della casa.


