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Il Bosso a Luco: un torrente in 'difficoltà'. Fotoracconto

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Il Bosso a Luco: un torrente in 'difficoltà'. Fotoracconto Il Bosso a Luco: un torrente in 'difficoltà'. Fotoracconto © n.c.
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«Ogni fiume non può evitare di cadere dentro il mare» così sentenzia una citazione che ci racconta di uno dei fenomeni più ovvi che conosciamo in natura. Il problema, verrebbe da domandarsi, è se noi concediamo ad i nostri corsi d’acqua di concludere il loro percorso nel mare aperto oppure no. Sembrerebbe denunciare questo la segnalazione mandataci da una lettrice, la quale, in data 25 maggio, si è trovata d’innanzi alla scarsa manutenzione del corso del Torrente Bosso presso Luco di Mugello. La donna racconta, con documentazione fotografica, di tronchi d’alberi lasciati a giacere lungo il letto del fiume, i quali impediscono di fatto il regolare scorrere dell’acqua. La manutenzione dei corsi d’acqua rientra fra le competenze della Regione, che ha affidato a 6 Consorzi di Bonifica toscani il compito di operare sul territorio dal mese di maggio, in modo tale da giungere in autunno con una piena messa a norma. La zona del Mugello è stata affidata al Consorzio Medio Valdarno. Ci è impossibile, dalle foto, stabilire se gli alberi giacenti sul corso del torrente in questione siano caduti per cause di forza maggiore, viste le perturbazioni atmosferiche che hanno interessato l’intera Toscana in questi ultimi giorni, o se siano attribuibili ad una eventuale negligenza umana durante le bonifiche del territorio. Una cosa però è dovere civico affermarla, ossia che i corsi e gli argini dei nostri fiumi rappresentano, oltre che elementi naturali del nostro territorio, dunque importanti da salvaguardare, anche luoghi che, se non mantenuti costantemente e con cura, rischiano di rappresentare fonte di disagi e pericoli, come drammaticamente ci troviamo ad apprendere da notizie inerenti le esondazioni che avvengono, non di rado, nel periodo autunnale. Ad alimentare lo sgomento della nostra lettrice vi è il pagamento del bollettino relativo ai contributi di bonifica dell’anno 2015, giunto alla popolazione circa un mese fa. La critica non viene sollevata nei confronti dei costi, che è opportuno che tutta la comunità paghi, quanto piuttosto in relazione al versamento di soldi senza poter successivamente vedere reali effetti sull’ambiente circostante, verso cui sono indirizzate quelle finanze. La salvaguardia dei corsi d’acqua è dunque di primaria importanza e la manutenzione di questi risulta necessaria, come la stessa comunità montana ed il Consorzio incaricato nel Mugello ribadiscono all’interno dei propri atti ufficiali, rinvenibili facilmente sul web, ma spesso non è possibile effettuare un costante controllo sulla vasta area di loro competenza. Al fine di incrementare il lavoro di queste realtà e migliorare in prima persona il nostro ambiente invitiamo i cittadini a denunciare situazioni simili a quella qui raccontata, sia per quanto riguarda la necessità di bonifica e manutenzione, sia in relazione a danni ambientali come lo scarico di rifiuti all’interno dei nostri fiumi, altro disagio sfortunatamente esistente. Grazie alle vostre segnalazioni, magari, sarà possibile portare il problema alle autorità competenti, dando il proprio contributo alla salvaguardia del nostro paesaggio.

 

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