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Boom di furti di auto elettriche, mentre si ricarica alla colonnina i ladri la portano via in 10 minuti: la Regione più colpita

Un fenomeno preoccupante sta prendendo piede nella capitale: il furto di auto elettriche durante la ricarica.

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Furti d'auto elettriche - okmugello.it Furti d'auto elettriche - okmugello.it © N. c.
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Una dinamica che si ripete con crescente frequenza, sollevando seri interrogativi sulla sicurezza di questi veicoli proprio nei momenti in cui sono più vulnerabili, spesso in luoghi isolati e scarsamente sorvegliati.

Il furto di veicoli elettrici in fase di ricarica avviene con una tecnica ormai consolidata, sorprendentemente semplice ed efficace. I ladri non hanno bisogno di forzare serrature o ricorrere a carri attrezzi ingombranti. Utilizzano sistemi in grado di bypassare l'elettronica dell'auto, "ingannando" la centralina e facendole credere di essere in possesso della chiave originale.

Una volta che il sistema è compromesso, i malviventi possono semplicemente scollegare il cavo di ricarica e portare via la vettura, approfittando del "pieno" di energia appena effettuato. Tutto ciò si consuma in pochi minuti: nel caso della Hyundai Kona rubata all'Eur, la proprietaria è tornata alla sua auto appena 10 minuti dopo l'inizio del furto, trovando il parcheggio vuoto.

Boom di furti d'auto elettriche, come avviene

Il momento della ricarica rappresenta un punto debole critico per la sicurezza delle auto elettriche. Il veicolo rimane spesso incustodito per diverse ore, in luoghi che possono essere poco illuminati o distanti da zone trafficate. A rendere la situazione ancora più critica è la tecnologia stessa: molti modelli elettrici, infatti, non integrano un blocco meccanico del connettore che impedirebbe ai ladri di scollegare il cavo.

Considerando che molti criminali sono ormai abili a sfruttare le falle di sicurezza di veicoli sempre più dipendenti dall'elettronica, ingannare la centralina è diventata un'operazione sorprendentemente facile. In questo modo, basta scollegare il cavo e avviare l'auto senza alcuna effrazione evidente, rendendo il furto rapido, silenzioso e difficilmente rilevabile.

Il furto di auto elettriche in ricarica mostra diverse analogie con il noto fenomeno dei "Kia Boys". Nata negli Stati Uniti, questa banda ha sfruttato una vulnerabilità elettronica per rubare in pochi secondi alcuni modelli Kia e Hyundai sprovvisti di immobilizer elettronico, utilizzando semplici cavi USB.

La logica di fondo è simile: individuare un punto debole nella sicurezza del veicolo e sfruttarlo per agire velocemente e senza particolari competenze tecniche. Se nel caso dei Kia Boys bastava forzare il blocchetto d'accensione, nel caso delle auto elettriche in carica, il punto debole risiede nel connettore e nella capacità di ingannare l'elettronica. Entrambi i fenomeni evidenziano come la tecnologia, se non adeguatamente protetta, possa trasformarsi in un'inaspettata vulnerabilità.

Sebbene il furto di un'auto elettrica in ricarica possa avvenire in pochi minuti, esistono alcuni accorgimenti che possono ridurre significativamente il rischio:

  • Scegliere aree sicure: Prediligi colonnine situate in aree ben illuminate e frequentate, possibilmente sotto la copertura di telecamere di sorveglianza o in prossimità di presidi. Se disponibile, opta per parcheggi custoditi o colonnine all'interno di aree private.

  • Attivare il blocco del connettore: Alcune vetture offrono la possibilità di attivare un blocco automatico del connettore di ricarica. Verifica questa funzione sul tuo veicolo e assicurati di attivarla sempre.

  • Installare un antifurto satellitare: L'installazione di un antifurto satellitare può fungere da ulteriore barriera, permettendo di rintracciare l'auto in caso di furto e facilitando un intervento più rapido da parte delle forze dell'ordine.

In attesa che i costruttori di veicoli e le aziende di ricarica investano in soluzioni di sicurezza più robuste, è fondamentale non abbassare la guardia e adottare queste semplici ma efficaci precauzioni.