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Bagnaia nei guai, il problema è grave: "Non posso permettermelo"

La stagione MotoGP 2025 si sta rivelando una salita ripida per Pecco Bagnaia, che dopo dodici gare è ormai fuori dai giochi per il titolo.

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Pecco Bagnaia sulla sua Ducati Pecco Bagnaia sulla sua Ducati © Foto Instagram
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La stagione MotoGP 2025 si sta rivelando una salita ripida per Pecco Bagnaia, che dopo dodici gare è ormai fuori dai giochi per il titolo.

Per un pilota che ha dominato le ultime due stagioni con una costanza impressionante, il 2025 ha assunto contorni quasi surreali. Francesco Bagnaia,

il campione piemontese che aveva abituato tutti a vedere il suo nome in cima alla classifica, oggi si ritrova staccato, lontano dai vertici e con appena una vittoria conquistata nelle prime dodici gare.

Bagnaia riconosce le difficoltà

Nemmeno una Sprint portata a casa, dettaglio non da poco in un Mondiale dove quei punti pesano come macigni. Il confronto con le stagioni precedenti è impietoso. Nel 2023 aveva già incassato 283 punti, l’anno dopo era a quota 276. Oggi ne ha messi insieme appena 213.

Un crollo netto, che non può essere liquidato come una semplice flessione momentanea. Qualcosa si è rotto. E a confermarlo, senza giri di parole, è lo stesso Pecco, che dopo il round di Brno ha parlato apertamente delle difficoltà incontrate, soprattutto nel rapporto con la sua Ducati Desmosedici GP25.

Infatti, il feeling con la nuova moto sembra non essere mai davvero sbocciato. Troppa elettronica? Ciclistica poco adatta al suo stile? O magari un equilibrio interno alla squadra che inizia a scricchiolare con l’ingombrante presenza di Marc Marquez? Il problema, secondo molti osservatori, è anche psicologico. Perché quando il tuo compagno di box – uno come Marquez – riesce dove tu fai fatica, è impossibile non sentirsi sotto pressione.

Bagnaia lo sa, e non si nasconde. Ha detto chiaramente che, se dovesse confrontare questa prima parte del 2025 con il 2024, il voto sarebbe insufficiente. “Darei un cinque, ma siccome considero solo questo inizio d’anno e i problemi che ci sono stati, mi do un sei”, ha detto con sincerità. E poi ha aggiunto una frase che la dice lunga sul suo stato mentale: “Penso di aver fatto un buon lavoro in alcune situazioni, in altre forse ero un po’ troppo nervoso”.

Senza ombra di dubbio, il talento non è in discussione. Bagnaia resta uno dei piloti più completi e intelligenti in pista. Ma la MotoGP, soprattutto oggi, non perdona i momenti di crisi. E lui si trova in un momento delicato, dove ogni scelta pesa il doppio. La gestione delle gomme, le qualifiche, le Sprint: nulla può essere lasciato al caso. Però la fiducia, anche se incrinata, può essere ricostruita. E in questo, Pecco ha già dimostrato di saper reagire nei momenti difficili.

Il campionato non è ancora finito, ma il titolo ormai è un miraggio. Ora la sfida è un’altra: ritrovare se stesso e dimostrare che questa stagione non sarà ricordata solo come quella del tracollo, ma come un passaggio obbligato per tornare più forte.