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Avis Toscana è intervenuta con fermezza sul recente caso riguardante la pubblicazione di immagini e commenti sessisti e violenti all’interno del gruppo Facebook “Mia Moglie” e sul sito Phica.eu, entrambi oscurati a seguito dell’intervento della magistratura. La presidente Claudia Firenze e la delegata alle Politiche di Parità, Marta Silvestre, hanno espresso sdegno per quanto accaduto, sottolineando come tali pratiche rappresentino una forma di violenza a tutti gli effetti, con conseguenze psicologiche non meno gravi di quelle fisiche.
L’associazione ha voluto innanzitutto manifestare piena vicinanza e sostegno alle donne vittime di questi episodi, ribadendo l’impegno a contribuire alla costruzione di una società fondata su uguaglianza e rispetto. “La chiusura dei siti e dei gruppi è un segnale positivo – hanno dichiarato Firenze e Silvestre – ma si tratta solo di un primo passo. La vera sfida è culturale e riguarda il modo in cui uomini e donne si relazionano tra loro”.
Secondo Avis Toscana, l’indignazione suscitata da tali episodi deve trasformarsi in un impegno quotidiano per superare modelli che riducono la donna a oggetto o semplice ornamento. La presidente ha sottolineato come l’associazione, caratterizzata da una forte presenza femminile, si senta chiamata a dare un contributo attivo nella promozione di una nuova cultura delle relazioni, basata su rispetto, reciprocità e pari dignità.
L’intervento della magistratura, giudicato necessario e giusto, non esaurisce infatti la battaglia più profonda: quella contro una mentalità ancora radicata che perpetua la disparità di genere. Per Avis Toscana, il vero cambiamento non può che passare dall’educazione e dal dialogo sociale, affinché la parità diventi parte integrante della normalità quotidiana.


