Immagine: Pinocchio, nella prima edizione in volume del 1883 illustrata da Enrico Mazzanti © facebook
Lorenzini era fiorentino, nato nella centralissima via Taddea, ma aveva scelto un “nom de plume” di chiara origine pesciatina in omaggio a Collodi, la piccola frazione di Pescia dove trascorse l’infanzia ospite dei nonni materni. Fatto che ben spiega come fosse forte il legame con la terra che lo aveva cresciuto, così forte da suggerire a Lorenzini di trarne addirittura un’identità letteraria.
Carlo, che era figlio di modesta famiglia, non ebbe da giovane grandi possibilità economiche, ma poté studiare grazie all’interessamento dei Marchesi Ginori, datori di lavoro dei suoi genitori. Una volta terminati gli studi intraprese varie occupazioni, tra cui il commesso di libreria dove ebbe modo di entrare in contatto con gli intellettuali fiorentini e di nutrire la passione per la scrittura.
Al fianco di questa non mancava comunque l’idealismo politico-patriottico, come ebbe modo di dimostrare partecipando alla Prima (1848) e alla Seconda guerra d’indipendenza (1859).
Tornato a Firenze fondò “Il Lampione”, uno dei maggiori giornali satirico-politici dell'epoca, e collaborò con numerose testate umoristiche che affrontavano anche temi seri come l’arte, il teatro e la letteratura. Nel 1856, collaborando con il giornale fiorentino “La Lente”, si firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Carlo Collodi.
La vera svolta della sua vita professionale si ebbe il 7 luglio 1881 quando, sulla rivista il “Giornale per i Bambini”, uscì la prima puntata de “Le avventure di Pinocchio”, con il titolo di “Storia di un burattino”.
Non è proprio possibile immaginare Collodi senza pensare al suo Pinocchio e a quel magico universo che ci ha fatto compagnia nella nostra stagione più verde.
Geppetto, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe sono personaggi entrati nel nostro immaginario, come vecchi amici ai quali troveremmo volentieri un posto alla nostra tavola, tanto sono credibili, tanto, in fondo, ci somigliano.
Con Pinocchio, il bugiardo, Collodi seppe raccontarci la verità della vita.


