Il libro “Giotto. La casa, il colle di Vespignano” alla Regione Toscana © n.c.
Giovedì scorso 8 giugno 2017, ha avuto luogo a Firenze nella Sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso della Regione Toscana in via Cavour, la presentazione del libro “ Giotto. La casa. il colle di Vespignano” (Edizioni il Masso delle Fate) a cura dell'Associazione “delle Terre di Giotto e dell'Angelico”. A 750 anni dalla sua nascita (1267), re ai 680 anni dalla morte (1337) questa benemerita associazione culturale, che ha dato un impulso straordinario negli ultimi anni in quel di Vespignano, ha deciso di omaggiare il Maestro mugellano con quest'opera davvero speciale, che si distingue dalla solita, “classica” biografia.Il volume ci mostra, infatti, non solo il Giotto artista che tutti conoscono, ma anche e soprattutto il Giotto uomo, con il suo carattere e la particolarissima personalità. Vengono illustrate la storia del territorio e della campagna dove il Maestro nacque e visse nell’infanzia, le vicende del “suo” colle, l’edificazione del castello e le circostanze che hanno portato alla nascita del suo monumento a Vicchio e della casa-museo. La splendida storia di Giosuè Carducci, il quale con la sua presenza assidua fra ottobre e novembre a Pilarciano, fra fine ‘800 e primi del ‘900, destò un entusiasmo tale in tutti i notabili da edificare la statua a Giotto nel 1901. Nelle pagine di questo libro troviamo inoltre botanica, musica, teatro e novelle fantastiche legate e ispirate alla figura dell’artista mugellano. L'opera si distingue anche per la sua genesi, frutto dell’impegno condiviso di diversi scrittori, tutti profondi conoscitori delle vicende “giottesche”. Di rilievo, infine, sono le immagini che accompagnano il lettore nel suo viaggio alla scoperta del Maestro: una serie di opere fotografiche e pittoriche eseguite per l’occasione dai soci dell'associazione.Un prodotto unico nel suo genere, che ripercorre il fortissimo rapporto tra Giotto e la sua terra, oltre ad offrire al lettore un’ampia panoramica su Vespignano e dintorni. Tornando alla presentazione del libro a Firenze, abbiamo notato con piacere che la Sala del Gonfalone era gremita da molte personalità nel campo dell’arte, della cultura, della musica, delle istituzioni, tanti pittori ed artisti, soci e dirigenti dell’associazione mugellana, alcuni amici mugellani che abitano da anni a Firenze, tutti per ascoltare gli interventi del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, dello storico dell’arte Prof. Antonio Natali ( già Direttore Generale degli Uffizi di Firenze), della dott.ssa Veronica Boldi, funzionario di “Masso delle Fate Edizioni” ( ottimo lavoro su questa pubblicazione), il vice sindaco e assessore alla cultura del Comune di Vicchio di Mugello dott.ssaa Carlotta Tai e non per ultimo il Vice Presidente dell’associazione “ dalle terre di Giotto e dell’Angelico” Fabrizio Scheggi, mentre all’ultimo momento per una concomitanza importantissima non era presente la dott.ssa Cristina Acidini, già Sovrintendente al Polo Museale di Firenze. Brevemente per ricordare l’intervento di Carlotta Tai orgogliosa di appartenere alla comunità che ha dato i Natali a Giotto, la felicità di Veronica Boldi del Masso delle Fate per aver curato e stampato questa magnifica pubblicazione, l’anamnèsi del Prof. Antonio Natali, con una profondità storica di altissimo livello, la proverbiale loquacità piacevole e minuziosa su questo tema di Eugenio Gianni, terminando – e gli altri relatori mi scuseranno - pubblicando una breve parentesi della relazione di Fabrizio Scheggi:”- Magia e emozione – sono le parole che mi vengono in mente oggi, emozione per questa presentazione di un libro che è il contributo di tutti, magia perché con il libro ho scoperto che Giotto era un mago con una miracolosa polverina che ha contagiato la pittura dell'epoca facendo nascere un incredibile movimento pittorico in Mugello, una polverina sparsa sulla musica, sulla letteratura e sul teatro che hanno parlato di lui. E voglio citare persino Giorgio Gaber di cui assistetti a un monologo su Giotto al Teatro alla Pergola e che aveva capito l'emozione e la magia di Giotto. Del Maestro, alla casa natale a Vespignano non abbiamo capolavori, ma abbiamo una cosa ben più preziosa, la sua anima, e quella non è come un quadro da portare altrove o appendere in un museo; quella, non ce la può portar via nessuno - “. Bravo Fabrizio! Nel nostro piccolo continueremo a pubblicare e scrivere tutti gli eventi fino al 31 dicembre 2017, giorno in cui si chiuderanno le manifestazioni per questo eccezionale e straordinario evento. Ed ha proposito di date, 125 anni orsono, il 6 ottobre 1892, nel Palazzo Medici Riccardi nei locali della Regia Prefettura, proprio davanti a quello che sarà in futuro il Palazzo della Regione Toscana, si riunirono per dar vita al Comitato Promotore per erigere la statua di Giotto a Vicchio, le seguenti personalità:
- Senatore Giosuè Carducci,
- Senatore Guglielmo de Cambray Digny,
- Avv. Piero Luciani,
- On. Ing. Carlo Brunicardi,
- On. Marchese Carlo Gentili,
- Conte Francesco Pecori Giraldi,
- Cav. Avv. Francesco Giovannini,
- Cav. Ing. Giuseppe Giovannini (sindaco di Vicchio),
- Cav. Dott. Capitano Luigi Billi,
- Prof. Diego Martelli,
- Ing. Antonio Frilli,
- Cav. Filippo Monti (Sindaco di Borgo San Lorenzo),
- Cav. Avv. Niccola Torelli (sindaco di Scarperia),
- Prof. Luigi Ranieri Aiazzi,
- On. Marchese Filippo Torrigiani,
- Prof, Enrico Nencioni,
- Marchese Matteo Tolomei Biffi,
- Avv. Pietro Ferrigni (il famoso giornalista che si firmava Yorik),
- Cav, Colonnello Gaetano Malenotti,
- dott. Stefano Bandini e il Prof. Giuseppe Braccini.



Fabrizio
Caro Aldo, ti volevo ringraziare per il bell'articolo che ho visto su ok Mugello per la presentazione in Regione sul libro dell'Associazione. Veramente un ottimo lavoro, complimenti, e grazie per la citazione!!!