il furgone incidentato © vvff
Un uomo di 43 anni ha perso la vita questa mattina, lunedì 21 luglio, in un drammatico incidente stradale avvenuto lungo la Panoramica dell’Autostrada A1, nel tratto compreso nel comune di Barberino del Mugello. L’allarme è scattato alle ore 07:25, quando un furgone ha tamponato violentemente un mezzo pesante al chilometro 261+500 in direzione Nord. Il conducente del furgone è rimasto incastrato nella cabina di guida e ha riportato traumi gravissimi.
I Vigili del fuoco del distaccamento di Barberino, intervenuti tempestivamente sul posto, hanno estratto il ferito utilizzando divaricatori idraulici. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito critiche. Nonostante l’immediato intervento del personale sanitario e le manovre di rianimazione effettuate sul posto, il medico ha potuto soltanto constatarne il decesso. Illeso, invece, il conducente del mezzo pesante. Il tratto di corsia interessato è stato chiuso temporaneamente per consentire le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza dell’area. Sul posto sono intervenuti anche la Polizia Stradale e i tecnici di Autostrade per l’Italia.
L’incidente odierno riporta tragicamente l’attenzione sulla pericolosità di questo tratto dell’Autostrada A1, già teatro pochi giorni fa di una tragedia che ha commosso l’intero Paese. Il 15 luglio scorso, infatti, una famiglia residente a Gravellona Toce ha perso la vita in un incidente avvenuto nella galleria base, sempre nel comune di Barberino. Una Fiat Panda, ferma in galleria per un probabile guasto, è stata travolta da un tir che sopraggiungeva. Sul colpo sono morti i nonni Mauro Visconti, 69 anni, Nydia Zoila Basulto Albuquerque, 65, e la zia Carla Stephany Visconti, 39. La piccola Summer, 4 anni, trasportata in elicottero al Meyer, è spirata il giorno seguente. L’unica sopravvissuta, la madre Silvana Visconti, è deceduta il 18 luglio dopo tre giorni di agonia all’ospedale di Careggi.
Le due tragedie, avvenute a pochi chilometri di distanza e a pochi giorni l’una dall’altra, sollevano gravi interrogativi sulle condizioni di sicurezza della tratta autostradale, in particolare nei tratti in galleria e nelle corsie di emergenza. In entrambi i casi, i veicoli leggeri coinvolti risultavano fermi o rallentati, e l’impatto con i mezzi pesanti è stato devastante. Il conducente moldavo del tir coinvolto nell’incidente del 15 luglio è al momento indagato per omicidio stradale, sebbene i primi accertamenti abbiano escluso la guida in stato alterato e attribuito con ogni probabilità l’origine della sosta a un guasto meccanico del veicolo investito.
Oggi, un’altra vita spezzata nello stesso territorio impone nuove riflessioni sull’urgenza di potenziare la sicurezza stradale nei tratti più critici dell’Autostrada A1. In attesa che le autorità competenti facciano chiarezza sulla dinamica dell’ultimo incidente, resta il dolore per una nuova, evitabile tragedia lungo una delle principali arterie italiane del traffico veicolare.


