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Ad Alba si è svolta la ventiduesima edizione del Premio AICA dedicato alla migliore comunicazione ambientale, un appuntamento che nel 2025 ha introdotto per la prima volta una formula specificamente rivolta a giornalisti e divulgatori impegnati a raccontare l’emergenza climatica con competenza, rigore e capacità narrativa. L’evento ha riunito progetti provenienti da media differenti, tra podcast, reportage, documentari e iniziative di data journalism, confermando il ruolo centrale che l’informazione ambientale ricopre nel panorama comunicativo contemporaneo.
Nella categoria “Comunicare i cambiamenti climatici” è stato premiato il progetto Scrivo da un paese che non esiste, promosso da ANSO – Associazione Nazionale della Stampa Online in collaborazione con GNI. L’iniziativa raccoglie le testimonianze delle testate locali impegnate a documentare gli effetti del cambiamento climatico nei vari territori italiani, costruendo un quadro articolato che unisce narrazione di prossimità e analisi dei dati. Durante la premiazione, il presidente di ANSO, Marco Giovannelli, ha illustrato la natura partecipata del progetto, sottolineando il coinvolgimento di numerose testate, la formazione dedicata e l’integrazione tra reportage e data journalism per garantire profondità e accuratezza nell’analisi dei fenomeni climatici.
Accanto al progetto vincitore, tra i finalisti figuravano anche il documentario Il prezzo che paghiamo, diretto da Sara Manisera e prodotto da Greenpeace e ReCommon, e Threshold, podcast documentario realizzato da Auricle Productions. Una menzione speciale è stata assegnata al climatologo Daniele Cat Berro per l’eccellenza del suo lavoro di divulgazione scientifica.
L’edizione 2025 ha visto inoltre l’introduzione della categoria CliCalp, collegata all’omonimo progetto sviluppato da AICA con Volubilis e dedicata ai reportage che interpretano gli impatti del cambiamento climatico nell’area transfrontaliera Alcotra tra Italia e Francia. Il premio è stato attribuito al podcast L’ultima goccia – Viaggio lungo il Po, scritto da Francesca Milano e prodotto da Chora Media, che indaga il rapporto tra il grande fiume e le comunità che vi abitano. È stato inoltre presentato il progetto finalista Sulle tracce dei cambiamenti climatici, documentario realizzato nell’ambito del programma ALCOTRA “CClimaTT”.
Il premio alla carriera 2025 è stato conferito a Franco Borgogno, giornalista e divulgatore noto per il suo impegno nella citizen science e per la capacità di rendere accessibili temi complessi attraverso esperienze dirette e attività sul territorio. Una menzione speciale ha inoltre riconosciuto il lavoro visivo di Tomaso Clavarino, autore del progetto Have you ever heard the sound of falling rocks?, particolarmente in sintonia con la missione del premio.
Il Premio AICA si avvale del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Ordine dei Giornalisti, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Alba. L’iniziativa è sostenuta da una rete di media partner e partner tecnici che contribuisce a consolidare il ruolo del premio come punto di riferimento per la comunicazione dedicata all’ambiente e ai cambiamenti climatici.


