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Polemica sulla cultura gender. Mosutto (Lega) "L’educazione sessuale ai bambini spetta alle mamme ed ai papà"

Dopo il lancio nel Lazio di un laboratorio per bambini "trans e gender creative". Borra e risposta fra destra e sinistra...

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cultura gender, torna la polemica cultura gender, torna la polemica © Image by Gerd Altmann from Pixabay
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“Vedo che nel Lazio pensano ad un laboratorio per “bambini trans e gender creative” con l’interesse anche dell’università Roma 3 poiché anche il Comitato etico dell’Università Roma Tre ha dato l’approvazione a tale progetto, come dimostra la locandina che gira sui social per pubblicizzare l’evento che si terrà il prossimo 28 settembre. Ancora una volta certa sinistra cerca sotto varie forme di propagandare l'ideologia gender. La Lega non ci sta e si oppone come già fatto recentemente in Parlamento”. afferma il Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto

“Non vorrei che certe idee tornassero in testa anche al PD locale fiorentino con la collaborazione di qualche professore “rosso”. È bene chiarire la posizione della Lega sul tema come già espresso in queste settimane proprio con una risoluzione approvata dalla Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati. La risoluzione chiede di allontanare ogni insegnamento legato alla cosiddetta «ideologia gender» nelle scuole, invocando la «neutralità» nel trattare il tema della sessualità in classe e ribadendo «un adeguato confronto con tutti i soggetti interessati» sulla questione. Crediamo che la sinistra stia soltanto facendo ad ogni livello una campagna volta allo scontro politico, anziché ad un dibattito reale”.
“Proposta dal nostro On. Rossano Sasso, la risoluzione - come evidenziato anche dalla stampa - si oppone a ciò che viene definito come «l’introduzione di un’ideologia gender» nelle istituzioni scolastiche. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare che la scuola diventi un «palco» per la diffusione di un’educazione considerata dannosa. Ci auguriamo che il Pd fiorentino -
conclude - non si faccia trascinare in battaglie ad oggi non prioritarie per la città. Lo diciamo vista l’attenzione dedicata ultimamente allo Ius Scholae piuttosto che alla tenatica dei cosiddetti “affitti brevi”. Tematiche non utili adesso alla città di Firenze, che ha bisogno soprattutto di Sicurezza e regole”.

 "La caccia alle streghe gender non sorprende ma non può passare sotto silenzio" affermano Pietro Poggi e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune.
"Non paghi di star votando in parlamento il definitivo affossamento di qualunque politica per una educazione all’affettività e alla sessualità consapevole nelle nostre scuole, la Lega sente la necessità di ribadire anche a Firenze e per bocca del suo consigliere Mossuto la sua arretratezza e la sua caccia alle streghe gender.

Da chi si è inventato per anni una matrice celtica per legittimare la secessione del nord, non ci stupisce la creazione di una fantomatica ideologia Gender nemica dei bambini e delle bambine.
La realtà è che è necessario creare spazi, percorsi, strutture e cultura adatte a far crescere libere e consapevoli le nostre figlie e i nostri figli. Spazi in cui ogni identità possa esprimersi e sentirsi accolta. Se è rispetto alla creazione di questo che il consigliere Mossuto ha paura che ci troverà impegnati, lo vogliamo tranquillizzare, fa bene: lo siamo sempre state e stati e lo saremo sempre, impegnati per chiedere e ottenere tutto questo e molto di più, per tutte e  tutti.

Comprendiamo che la libertà individuale e la consapevolezza dei corpi e delle menti siano spaventosi per una forza politica basata sul machismo tossico del celodurismo bossiano (anche se ormai di "bossiano" non sembra rimasto molto altro), ma è bene che i consiglieri e gli onorevoli della Lega si arrendano, indietro non si torna e questa sinistra la troveranno sempre al fianco di chi lotta per ottenere diritti, servizi ed educazione.

Per questo i nostri e le nostre attiviste saranno in piazza oggi pomeriggio insieme ad Arcigay e alle tante e tanti che manifesteranno contro l’oscena risoluzione dell’onorevole Sasso e per chiedere che entrino nei programmi educativi percorsi di educazione all’affettività e sessualità consapevole". 

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