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Vicchio

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Vicchio Vicchio © n.c.
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Le origini di Vicchio sono testimoniate dalle presenze etrusche sparse sul territorio. Presenze che emergono, tra l’altro, dagliimportanti scavi etruschi di Poggio Colla, una collina a sud-est di Montesassi, condotti da alcune Università americane. Come per i paesi limirofi, le vicende che caratterizzano la storia e lo sviluppo di Vicchio si devono far risalire alla fine del XIII secolo, quando la Repubblica Fiorentina manifestò il suo interesse per il Mugello. La data di nascita di Vicchio risale al 1295: quando fu costruito il ponte di Montesassi (l´odierno Ponte a Vicchio). Fu a questo punto che le popolazioni di San Giusto a Montesassi attraversarono la Sieve per edificare un primo nucleo urbano chiamato Vico, dal quale è derivato il nome Vicchio.   Pochi anni dopo, nel 1308, arrivò la ‘ratifica’ da parte del Podestà di Firenze, Ugolino de Bittonio, che ordinò di costruire, nel luogo chiamato Vicchio, un nuovo abitato fortificato. Con la costruzione delle mura (1324) che richiudevano un´area molto più ampia dell´antico Vico, il borgo entra definitivamente a far parte del contado fiorentino. Negli anni, la popolazione aumentò con l´ingresso delle genti di Ampinana e delle rocche di Belfonte e Gattaia, riscattate dai fiorentini. Vicchio divenne così sede di una Podesteria, e si dotò di statuto scritto in volgare da Coluccio Salutati. Documento che risale al 1413, e che è capeggiato dalla riproduzione dello stemma con pino, con tre pigne, e contornato da 2 stelle. Ancora oggi, in una manifestazione che si celebra in agosto, si ricorda l’assedio di Vicchio avvenuto nel nel 1529. Le truppe spagnole e quelle di Clemente VII dei Medici avevano completamente invaso il Mugello per assediare Firenze; Vicchio però rimase sempre fedele alla Repubblica Fiorentina. Le sue milizie resistettero all´assedio delle forze imperiali; fino a qundo, nel 1530, anche Firenze capitolò e Filippo d´Orange inviò seimila soldati spagnoli per espugnare Vicchio. Filippo Parenti informato di ciò, considerando inutile ogni resistenza, si rifugiò a Marradi, nel tentativo di difenderla. L’altro periodo glorioso del paese di Vicchio è legato alla Seconda Guerra Mondiale, e alla Resistenza; nella quale i suoi cittadini hanno pagato un prezzo molto alto. I partigiani, infatti, presero il paese il 6 marzo 1944; suscitando scalpore in tutta la vallata e nella provincia. La reazione da parte dei fascisti e dei tedeschi fu però molto violenta e si concretizzò in rappresaglie, nella primavera dello stesso anno. E’ in questo quadro che si inserisce la fucilazione (il 22 marzo 1944, al Campo di Marte di Firenze), di cinque giovanissimi ed innocenti contadini di Vicchio e l´eccidio di Padulivo, nel luglio del 1944, allorchè quindici civili furono trucidati da un reparto delle SS della divisione Goering. Anche per questo il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 2003, ha conferito al Comune di Vicchio la medaglia d´Argento al Merito Civile. Una visita a Vicchio non può prescinedere dal recarsi nei luoghi legati ai suoi personaggi più celebri. Giotto di Bondone, ad esempio, nacque al Colle di Vespignano intorno al 1267 e tutt’ora, sotto forma di museo, si può visitare la sua casa. Un altro personaggio chiave per Vicchio fu certamente Beato Angelico; che pare nacque tra il "popolo di San Michele a Rupecanina", piccola frazione poco distante dal capoluogo. Alla sua memoria è dedicato il Museo di arte Sacra e religiosità popolare. Ci sono altri due nomi, poi, che sono legati a filo doppio a Vicchio. Il primo è Benvenuto Cellini: il grande scultore, orafo e scrittore nato a Firenze nel 1500 e che visse nel centro storico di Vicchio. La casa è oggi trasformata in laboratorio scuola di arte orafa. L’altro grande nome di Vicchio è Don Lorenzo Milani: che fu parroco fino al 1967 della parrocchia di Barbiana. Intellettuale raffinato, sensibile ai problemi dell’educazione, s’impegnò per l’elevazione culturale dei ceti meno abbienti. Il suo lavoro quotidiano e la sua produzione letteraria sconcertò e stimolò il dibattito pedagogico degli anni 1960. E' sepolto nel piccolo cimitero della Chiesa di Barbiana. 

Mappa della provincia di firenze

Altitudine: 203 metri slm
Superficie: 138 Km2
Abitanti: 8124 (aggiornato al 01/01/09)
Densità: 58,8 abitanti km2
Cap: 50039
Patrono: San Giovanni Battista
Festa: 24 giugno
Sito istituzionale

 

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