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Vicchio sotto accusa: Fondi pubblici utilizzati per rimborso e Fiera, ma ignorati progetti e scuola

Il duro comunicato di Vicchio Vive non risparmia le critiche alla nuova amministrazione

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Filippo Carlà Campa Filippo Carlà Campa © Foto Cronache Germogli
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28.000 euro all'anno sono stati "miracolosamente trovati" nel bilancio comunale (definito disastrato solo in campagna elettorale) per rimborsare le spese degli amministratori, che ora convocheranno il consiglio comunale durante l'orario di lavoro (cosa mai successa nei 5 anni precedenti). 30.000 euro sono stati "miracolosamente trovati" nel bilancio comunale (definito disastrato solo in campagna elettorale) per finanziare una fiera con un logo imbarazzante. Il fatto che non ci fossero soldi nel "capitolo fiera calda" non significa che non ci fossero soldi nel bilancio comunale, infatti sono stati trovati e saranno utilizzati per la fiera stessa.

75.000 euro persi per la rinuncia al progetto Remain, un progetto europeo per favorire l'incontro tra domanda e offerta lavorativa anche a distanza, facilitando il lavoro da remoto e organizzando spazi attrezzati. Questione scuola: dopo aver promesso un nuovo edificio scolastico (senza sapere come finanziarlo), l'amministrazione ha eliminato il supporto al trasporto scolastico, tagliato i fondi per il pre e post-scuola e ridotto quelli per la mensa. Intanto, però, con 28.000 euro si rimborsano la presenza al consiglio comunale fatto in orario di lavoro.

Questa è la realtà di Vicchio oggi: un paese ostaggio di una giunta che sperpera denaro pubblico senza alcun rispetto per i cittadini. Basta con le promesse vuote da campagna elettorale e l'incompetenza!

Vicchio merita un'amministrazione trasparente, capace e responsabile. Mentre a livello nazionale assistiamo al tentativo di rinascita di una democrazia moderna, a Vicchio, dopo le elezioni amministrative, stiamo vivendo uno dei periodi più oscuri e superficiali della politica locale.

 

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