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Via Francigena. "Mi casa es tu casa". Cronaca dell'undicesima tappa

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Via Francigena. "Mi casa es tu casa". Cronaca dell'undicesima tappa Via Francigena. "Mi casa es tu casa". Cronaca dell'undicesima tappa
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Abbiamo lasciato il nostro pellegrino ad un passo da Siena, ovvero all'undicesima tappa del suo cammino. "Mi casa es tu casa". Questo è un cartello che Marco ha trovato più volte lungo la strada che collega Monteriggioni a Siena.

"Rappresenta bene un modo di intendere il cammino e l'accoglienza per i pellegrini. Solidarietà e cura danzano insieme liberando energie positive e il mondo di chi invoca le ruspe appare tanto più assurdo perché riguarda soggetti in grandi difficoltà o comunque situazioni che invocano soluzioni che mettano sempre al centro l'uomo e non i problemi".
La tappa che conduce a Siena è molto bella, ma non ci sono borghi o paesi lungo la via.
"Così Marcello si è inventato una bella formula. Ha stampato dei depliant che lascia nella casa comunità di Monteriggioni in cui spiega che chiunque voglia può fermarsi per una colazione o per avere dei panini. [...] Marcello non chiede nulla, chi vuole lascia una offerta e lui è felice se poi il pellegrino gli manda una cartolina dalla città dove vive".
Perché lo fa?
"Percorrendo il cammino ognuno trova una propria risposta. Io credo che noi si abbia bisogno di dimensioni spirituali che prevedano la gratuità. Situazioni in cui al centro c'è l'uomo con le proprie caratteristiche essenziali. Qui sul cammino si parla anche di ciò che uno fa nella vita, ma quello che risulta più incredibile e bello è che saltano convenzioni, ruoli, status. Qui siamo pellegrini e si condividono le esperienze".
Di Siena in questi giorni è quasi inutile parlare. La città stessa parla di se stessa attraverso il suo Palio e le contrade sono già in fermento. E' una città che "sta investendo in modo serio e continuo sulla Via Francigena. Dalla primavera fino all'autunno ogni domenica ci sono visite guidate dedicate proprio ai luoghi del cammino". Il giorno seguente, con l'aria di festa proveniente dalle contrade, Marco ha ripreso il suo cammino con la dodicesima tappa, da Siena a Ponte d'Arbia. Il caldo torrido si è fatto sentire e la polvere "ti entra dappertutto anche se il bello è avere più un fondo stradale che sembra un tappeto con questa terra morbida". La dodicesima tappa è terminata in un piccolo paese sulla Cassia: Ponte d'Aria, in cui vi è un ostello molto grande. Oggi Marco è entrato in Val d'Orcia e noi continueremo a seguirlo passo dopo passo.   Alcune immagini dall'undicesima e dodicesima tappa.

 

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