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Trekking. Domenica anello di Vaglia e del Carza. Con il Gev, info

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Trekking. Domenica anello di Vaglia e del Carza. Con il Gev, info Trekking. Domenica anello di Vaglia e del Carza. Con il Gev, info © n.c.
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Domenica 4 Febbraio il Gev (Gruppo Escursionistico Vicchiese) organizza un'escursione nella Valle del Carza, a monte di Vaglia. Si tratta di una facile escursione nelle campagne e sui rilievi intorno a Vaglia, panoramica nella parte alta, tutta in bosco di querce. Partenza dalla Chiesa di San Pietro in Vaglia. Scrivono gli organizzatori del Gev:

A quota 350, si prende la strada sterrata dopo la Chiesa (Via del Castellare), che inizialmente sale, poi continua con sali e scendi per diversi km , bella la vista sul Carlone, in località Casetta (460 m s.l.m.) voltiamo a sx e continuiamo sempre a diritto questa sterrata tralasciando ogni bivio, sempre con sali e scendi arriviamo a Poggio Casaccia mt 510: ci troviamo una sterrata a sx, la sterrata che abbiamo percorso che continua dritta in discesa verso Vaglia, mentre noi svoltiamo a dx per un sentiero che ci porterà dritto al Monte Gennaro con un paio di salite, e salendo bella vista sul Mugello con i sui rilievi, Giogo, Castel Guerrino Sasso di Castro, Monte Morello, Pratomagno e Falterona. Alla fine della salita svoltiamo a sx e percorriamo i pianori del Gennaro con dei bei panorami sulle punte di Monte Morello, sulla Calvana, sui rilievi pratesi, e in lontananza il Cimone. continuiamo il sentiero sempre a dritto fino ad arrivare al punto più alto del Gennaro mt 670. Troveremo qui delle indicazioni del cai e prendiamo a sx per case Scarabone, prima in una bella pineta poi nel bosco di quercia percorriamo qualche km ed arriviamo al bivio di Poggio Scarabone dopo di chè nei pressi di una sbarra voltiamo a sx ed iniziamo il sentiero erboso e pietroso di discesa, percorriamo tutto il sentiero ed arriviamo alla fine in una stradella sterrata e svoltiamo a sx, la percorriamo tutta e sempre seguendo la strada arriveremo sopra il campo sportivo, continuiamo sempre la stessa strada che diventerà asfaltata e a scendiamo fino ad arrivare alle prime case di Vaglia, per poi svoltare a sx e dopo poco a dx in un sentierino boscoso e dopo il guado di un piccolo rio saremo al circolino di San pietro in Vaglia . Difficoltà: E Lunghezza: 14 Km Dislivello: 320 m Durata: ore 7 Mezzi: auto propria Ritrovo: 7,45 Vicchio (Bar della Stazione), 8,00 Borgo S. Lorenzo (parcheggio V.le Kennedy) Recapito: Graziana 3334332704 Vi ricordiamo che per partecipare alle nostre uscite è necessaria la tessera FIE 2018 (Federazione Italiana Escursionismo), PIEVE DI SAN PIETRO A VAGLIA Un documento del 983, stilato dall' imperatore Ottone II, in cui viene conferito un territorio tra la Pieve di San Pietro e Ualia indica che la Pieve non solo era già costruita, me era un punto di riferimento della zona. Questa pieve originaria assolveva, come tutte le altre, non solo funzioni religiose ma anche quella di un luogo di rifugio per i pellegrini e gli esuli e un punto di aggregazione sociale. E' infatti proprio intorno a queste pievi che sorgono i primi agglomerati urbani che portarono alle vere e proprie comunità delle diverse frazioni del Comune di Vaglia. La struttura originaria della Pieve di S. Pietro doveva essere molto diversa dall'attuale, più semplice, ma nello stesso tempo anche più ampia , proprio perchè la sua funzione non era solo quella di tipo religioso, bensì anche di accoglienza. Sino al settecento vennero eseguiti a più riprese lavori che portarono alla semplice e armoniosa forma attuale. Alla Pieve di S. Pietro è correlata anche la vicenda storica di un grande vagliese, il pittore Angelo Nardi detto da Razzo (1584-1660). Il Nardi Nacque a Vaglia ma si trasferì in Spagna dove operò alla corte di Filippo IV. Molte delle sue opere sono esposte in diversi musei spagnoli. Dalla Spagna Angelo Nardi mandò alla Pieve di S. Pietro un enorme cassone di legno, ricolmo di oggetti, dei quali è conservato un prezioso reliquiario spagnolo del '600, mentre la maggior parte degli altri doni sono andati dispersi nel corso degli anni. La chiesa raccoglie anche altre importanti lavori: una bellissima croce processionale del '600 con i Misteri del Rosario, opera di Domenico Pugliani, una serie di dipinti raffiguranti alcuni Santi e un Cristo benedicente, realizzati da Domenico Pugliani e Lorenzo Lippi e una Madonna del rosario di pietro Confortini. Anche i due grandi dell'arte pittorica prerinascimentale, Giambologna e Della Robbia hanno lasciato un segno nella Pieve di S. Pietro a Vaglia. Al primo si attribuisce un crocefisso in legno e del secondo sono rimasti solo alcuni festoni e una testa d'angelo posti al Fonte Battesimale.Domenica 4 Febbraio il Gev (Gruppo Escursionistico Vicchiese) organizza un'escursione nella Valle del Carza, a monte di Vaglia.

 

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