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Tozzi e Torselli sulla sicurezza della Faentina - La necessità impellente è il tratto da Marradi a Faenza

Certe mobilitazioni oggi ci sanno molto di campagna elettorale.

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La Faentina La Faentina © nc
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La questione della sicurezza della tratta ferroviaria della Faentina, un percorso ad alto rischio di frane, è oggi al centro dell'attenzione. È evidente che, in situazioni di allerta, è necessario chiudere il tratto per evitare il transito dei treni in presenza di possibili frane. Questo sottolinea l'urgente bisogno di affrontare il rischio idrogeologico e di riconoscere la fragilità di un territorio che ha subito gravi danni a causa delle alluvioni.

Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e Francesco Torselli, capogruppo regionale di FdI in Toscana, sottolineano l'importanza di considerare l'infrastruttura ferroviaria una priorità assoluta. A seguire il comunicato diffuso:

"Il centro della questione oggi è la necessità impellente di mettere in sicurezza la tratta della Faentina, una tratta ad alto rischio frane. Naturalmente questo determina la necessità di chiudere il tratto quando si verificano situazioni di allerta, perché è chiaro che non possono circolare i treni laddove ci sia anche solo l'allarme frane. Questo ci riporta alla necessità di prevenire il rischio idrogeologico e al tema centrale della fragilità di quel territorio, colpito duramente dalle alluvioni. Nella fase di ricostruzione sono state messe a disposizione dalla struttura commissariale risorse per quella tratta, così come per il PNRR. Questo non è facile perché, come ha sottolineato RFI, si tratta di terreni di proprietà demaniale o di soggetti privati e questo richiede un'intesa che quanto prima possa portare a interventi puntuali per prevenire frane che determinano l'interruzione dei servizi. Noi stiamo dalla parte di chi oggi ritiene che l'infrastruttura debba essere una priorità e che si porti fino in fondo quello che era stato un protocollo firmato già nel 2017. Noi siamo dalla parte dei pendolari e non ci sottraiamo all'impegno sul territorio ma bisogna ricordare che sono passati cinque anni da allora e il gioco per cui la colpa è solo del governo di centrodestra deve finire. 

Certe mobilitazioni oggi ci sanno molto di campagna elettorale. Noi la nostra parte la facciamo e cercheremo di far riprendere in mano al ministero quelli che erano gli impegni che sono stati sottoscritti nel 2017."

 

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