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Task force multisettoriale sequestra quasi 200 cani in allevamento a Barberino di Mugello

Dal punto di vista sanitario, sono stati prelevati campioni di feci per verificare la presenza di malattie come la parvovirosi e la giardia...

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Intervento dei carabinieri Intervento dei carabinieri © Carabinieri Ufficio Stampa
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Barberino di mugello, 10 luglio 2024 - Una task force composta da Carabinieri Forestali, Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), veterinari dell'ASL, Guardia di Finanza e Polizia Municipale ha effettuato un'ispezione in un allevamento di cani a Barberino di Mugello, su mandato della Procura della Repubblica di Firenze. L'operazione ha portato al sequestro di quasi 200 cani e alla scoperta di numerose irregolarità.

L'ispezione, coordinata dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri di Firenze, ha visto la collaborazione di varie forze dell'ordine e enti locali. I veterinari del servizio ASL di Firenze hanno svolto controlli igienico-sanitari, mentre la Guardia di Finanza ha verificato gli aspetti tributari. La Polizia Municipale di Barberino di Mugello ha esaminato le conformità edilizie delle strutture.

Le indagini hanno rivelato che i cani erano detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, in due allevamenti distinti all'interno di una proprietà isolata nell'alto Mugello. Le strutture risultavano abusive, prive dei necessari titoli abilitativi e situate in aree boscate senza le dovute autorizzazioni.

Dal punto di vista sanitario, sono stati prelevati campioni di feci per verificare la presenza di malattie come la parvovirosi e la giardia, potenzialmente fatali per i cuccioli e indicative di condizioni sanitarie precarie e scarso controllo veterinario. Le razze coinvolte includevano bulldog francesi, beagle, griffon bleu de gascogne e barboni.

Durante l'ispezione, sono stati sequestrati documenti e materiali vari, tra cui 600 dosi di vaccini conservati in frigoriferi domestici. Non erano presenti registri e documentazione normalmente previsti per un'attività di allevamento regolare.

I Carabinieri del NIL hanno scoperto tre lavoratori impiegati in nero e hanno disposto la sospensione dell'attività, applicando le sanzioni amministrative previste. Complessivamente, sono stati controllati 194 cani in due strutture. È emerso che il numero di esemplari dichiarati dall'allevatore all'Anagrafe canina regionale non corrispondeva alla realtà, con numerose morti non denunciate.

La Procura ha disposto il sequestro probatorio di tutti i cani presenti nell'allevamento. Tre persone sono state segnalate all'Autorità Giudiziaria per le irregolarità accertate e saranno elevate numerose sanzioni amministrative da parte dei vari enti coinvolti per i numerosi illeciti rilevati.

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