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Sanità pubblica o privata? Al Cinema Garibaldi un incontro molto partecipato

Un incontro con film e dibattito sulla situazione della sanità pubblica nelle aree periferiche. Rifondazione e Mugello in Comune annunciano iniziative...

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La sala del Cinema La sala del Cinema © PRC
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Serata positiva quella che si è svolta Giovedì 6 aprile al cinema Garibaldi di Scarperia, organizzata dal PRC Mugello e da Mugello in Comune in preparazione del 7 Aprile, giornate Europea in difesa della sanità pubblica e contro la mercificazione del dritto alla salute. Alla proiezione dell’interessante film “C’era una volta in Italia, Giacarta sta arrivando”, che parla del definanziamento del sistema sanitario pubblico e delle conseguenze che ci troviamo oggi ad affrontare, è seguito un dibattito sulle problematiche sanitarie locali e sulla necessità di costruire una rete per contrastare tagli ai finanziamenti, carenza di personale e scelte neoliberiste che regalano il diritto alla salute al profitto dei privati e privano sempre di più chi ne ha bisogno dell'accesso a un'adeguata assistenza sanitaria.

In paesi Europei come Germania, Portogallo, Francia e Spagna, operatori sanitari e cittadini sono scesi in piazza per manifestare contro i tagli fatti alla sanità; in Toscana per il momento abbiamo avuto la mobilitazione dei medici di Pronto Soccorso, che si sono dichiarati disponibili a licenziarsi per carichi di lavoro insostenibili e insicuri. E noi cittadini e cittadine, che facciamo?

Nel Mugello abbiamo perso molte prestazioni specialistiche fondamentali: dall’urologia, alla ginecologia oncologica, alla chirurgia della mammella, costringendo le persone del Mugello, e in particolare dell’alto Mugello, a recarsi a Ponte Niccheri, o Torregalli, ospedali dove questi servizi sono stati centralizzati, ovvero a fare anche più di 70 KM di viaggio!

E le liste di attesa? Non si parla di assumere operatori per aumentare l’offerta delle prestazioni specialistiche, ma di continuare con le politiche di esternalizzazione dei servizi, che stanno portando piano piano al depauperamento del nostro Sistema Sanitario Pubblico!

E la medicina territoriale? Ci sono medici di base che nel territorio fiorentino hanno solo 500 assistiti, mentre nei territori periferici come il nostro si arriva anche a 1800 assistiti residenti ciascuno, più 500 domiciliati. Ci sono utenti ai quali viene dato un appuntamento dopo settimane e lavoratori e lavoratrici che, per i tempi di attesa per le visite, hanno dovuto rinunciare ai giorni di malattia. Sono queste le scelte politiche di equità sanitaria o potevamo prevedere e correggere queste mancanze?

Si parla di numeri, di eccellenze, ma le eccellenze nel nostro territorio ce le hanno tolte… e la maternità che fine farà? E il nostro ospedale, dove sembra che fino al 2030 non partiranno i lavori di adeguamento sismico? Dopo l'ennesimo rinvio dei lavori, in un momento come questo in cui le risorse finanziarie abbondano, dobbiamo prendere atto della realtà, senza più accettare scusanti: se i lavori di adeguamento non partono è perché l'ospedale del Mugello, così come lo conosciamo, lo vogliono lasciare morire, e questo per noi è inaccettabile. 

Non possiamo più permetterci l’immobilità e dobbiamo iniziare a organizzarci. Dopo questa serata, abbiamo avviato la formazione di una rete di cittadine e cittadini, associazioni, movimenti e partiti politici e civili in difesa della sanità pubblica, che saranno collegate ad altre reti presenti a livello provinciale, regionale e nazionale. Ci saranno presto novità!

Non possiamo più stare in silenzio!

Comunicato stampa: PRC Mugello e Mugello in Comune

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