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Il saluto e il bilancio di Don Giuliano Landini

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Il saluto e il bilancio di Don Giuliano Landini Il saluto e il bilancio di Don Giuliano Landini © n.c.
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Dopo 26 anni a Vicchio Don Giuliano Landini lascia l’Unità Pastorale di Vicchio. Sono stati anni intensi che hanno portato a risultati importanti, primi fra tutti la realizzazione dell’Ostello e dell’Oratorio. Spiega Don Giuliano: “Dopo 26 anni di Sacerdozio a Vicchio, sono stato chiamato al trasferimento alla Parrocchia di Settignano, questo è dovuto anche al fatto che ho un incarico in Diocesi da portare avanti. Saluto l’Unità Pastorale di Vicchio con un grosso bagaglio di lavoro realizzato, in questi anni ho riunito le 6 parrocchie del territorio comunale in una Unità Pastorale ed una comunità presbiteriale con diversi sacerdoti coinvolti”. Don Giuliano ripercorre questi anni di lavoro “la mia esperienza a Vicchio è iniziata nel 1991 ed è stata, per così dire, pionieristica perché le Unità Pastorali erano rare e costituiscono, ieri come oggi, una scommessa. Si tratta, infatti di mettere in relazione e coordinare diverse parrocchie cercando di superare i campanilismi più rigidi per vivere una vera e propria ‘comunione di comunità”. Entrando nel merito dei risultati Don Giuliano fa un bilancio “se agli occhi di tanti i risultati dei 26 anni sono quelli più visibili, come l’ostello e l’oratorio, ci sono un numero altissimo di opere più piccole, quelle quotidiane. Il maggior impegno è stato quello profuso nella catechesi rivolta ai bambini e ragazzi, portato avanti insieme ai catechisti che gradualmente negli anni sono aumentati anche dal punto di vista della qualità. Da sempre la mia attenzione è stata puntata al cammino della comunità è sicuramente uno dei settori che mi sta più a cuore. Questo significa che la meta non'è stata ancora raggiunta, ma siamo in cammino per migliorarci e migliorare”. Per quanto riguarda il futuro ecco cosa augura Don Giuliano alla comunità vicchiese “ l’augurio che posso fare è quello della continuità nelle opere, unito però all’apporto personale di novità che ogni sacerdote sa dare. Ognuno di noi, nel suo ‘dono sacerdotale’ ha ricchezze diverse, personali, da dare ai suoi fedeli”. Don Giuliano spiega poi cosa lascia a Vicchio “rimangono i legami personali che sono davvero forti, in questo caso non si può certo dire che ‘ogni lasciato è perso’, io e tutta la ‘comunità’ porteremo dentro il cammino fatto. Qualcuno dice che quella che dovrò affrontare è una prova, si può sicuramente rispondere sì a questa domanda, ma credo che lo sia per tutti. È un’occasione per essere davvero oggi comunità, che rende visibile la sua maturità ed il suo amore verso la chiesa ed i suoi sacerdoti. Domani (giovedì) Don Giuliano riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Vicchio (clicca qui per l'articolo di OK!Mugello). Domenica, poi, la sua ultima celebrazione. Alla Messa delle 11 sono previste varie sorprese, e il saluto delle associazioni del paese. Poi il pranzo al Circolo Il Paese e nel pomeriggio (ora 17) la festa di saluto all'Oratorio.

 

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