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Ritardi Trenitalia in Valdisieve e Mugello: l'Assessore Baccelli convoca incontro con sindaci, RFI e Trenitalia

Baccelli: "I continui disservizi rende difficile per i cittadini conciliare i tempi della vita con quelli del lavoro e del viaggio"

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Ritardi, stazione pontassieve Ritardi, stazione pontassieve © Ok!Valdisieve
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Dopo i ripetuti disservizi, ritardi e problemi sul trasporto ferroviario nella Valdisieve e nel Mugello, finalmente è arrivata la risposta che tanti Sindaci e Amministratori dell'area stavano aspettando. Dopo un primo appello risalente allo scorso luglio (questo l'articolo), l'Assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Stefano Baccelli ha convocato per Lunedì 21 ottobre un incontro con Rete Ferroviaria Italiana - RFI, Trenitalia e i sindaci di Dicomano, San Godenzo, Londa, Rufina, Pelago, Pontassieve, Rignano sull'Arno, Reggello e Figline e Incisa Valdarno.

"La situazione sta davvero diventando insostenibile. Occorrono da parte di Rfi e Trenitalia soluzioni certe, efficienti, riscontrabili e non rinviabili. - ha spiegato l'Assessore Stefano Baccelli - I ritardi che subiscono ormai quotidianamente gli utenti non sono più sopportabili. Capisco bene l'esasperazione delle persone e dei sindaci che hanno a cuore i loro territori. Ogni giorno migliaia di persone per motivi di lavoro e studio devono prendere i treni con corse che saltano e ritardi immani".

Continua Baccelli: "Io dico basta e se necessario, porterò la questione direttamente sui tavoli romani. Siamo di fronte a ritardi continui, allungamento dei tempi di percorrenza, guasti agli impianti di circolazione, lunghi tempi di attesa per l'entrata in stazione, tutto questo rende ai cittadini difficile conciliare i tempi della vita con quelli di lavoro e viaggio. - prosegue - Oltre al disagio poi, i pendolari si ritrovano di fronte a informazioni insufficienti, lacunose. Anche la comunicazione andrebbe migliorata, snellita. Deve essere utile a chi utilizza i servizi".

Lo stesso Assessore ha fatto presente che la Regione Toscana stanzia 260 milioni di euro all'anno, "cifra in virtù della quale pretendiamo un servizio del tutto soddisfacente. Penso ad una riorganizzazione strutturale dell'orario, a una riprogrammazione del memorario entro la primavera del 2025. - conclude poi - Ma non solo. Ne parleremo nella prossima riunione dalla quale voglio uscire con soluzioni definitive delle criticità".

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