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Presentato al Giotto il progetto di inclusione “pasta & pasticci”

Come sopra scritto la parola “inclusione” è stata al centro degli interventi, oltre all’appello alle istituzioni, alle Aziende, alle Imprese ed...

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Un momento della serata al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo Un momento della serata al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo © N. c.
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Lo scorso venerdi 28 giugno 2024, presso il Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, un convegno per la presentazione ( come del resto OKMugello aveva pubblicato), di un progetto di inclusione lavorativa “Pasta & Pasticci”, a cura della Cooperativa sociale mugellana denominata ‘Libera’, una benemerita associazione di infermieri professionali, che opera negli ambulatori “ Auxilium” nel viale IV Novembre a Borgo San Lorenzo, che da molto tempo è anche attiva nello specifico settore delle fragilità, e all’interno in alcune case di pena circondariali della Toscana.  

Di questo progetto che ha come punto di riferimento il noto pastificio “San Lorenzo”, dove ci lavorano alcuni giovani con disabilità, è l’apertura a Borgo San Lorenzo di un bistrot etico, ubicato in via Salvatore Allende angolo con il viale della Resistenza, di lato al parcheggio dell'Ospedale (già Bar Zannoni e successivamente di altri conduttori) nel quale far lavorare persone con fragilità.

Per dovere di cronaca, il convegno è iniziato sotto il coordinamento di  Margherita Taras, direttrice sanitaria degli ambulatori Auxilium, successivamente hanno portato il loro contributo, ognuno nel suo specifico settore, Stefano Chivetti ( direttore generale della cooperativa Libera), Maria Flora Succu ( presidente della stessa associazione), Serena Spinelli (assessore alle Politiche sociali della Regione Toscana), Marco Brintazzoli (direttore della Società della Salute del Mugello), Silvia Notaro ( neo vice sindaco di Borgo San Lorenzo), Laura D’Addio (presidente dell’ordine degli infermieri della Regione Toscana), Alessandra Flamini ( docente dell’Istituto Professionale Chino Chini), e Leandro Lombardi (direttore generale della fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze).

Come sopra scritto la parola “inclusione” è stata al centro degli interventi, oltre all’appello alle istituzioni, alle Aziende, alle Imprese ed al mondo imprenditoriale lavorativo e industriale del territorio affinchè possano partecipare e sostenere questo progetto solidale di alta finalità umana e sociale. Una presentazione e un progetto questo che è stato recepito con grande calore dai numerosi presenti al Giotto, segno inequivocabile della bontà e del fine, con tanti e significativi applausi.

Purtroppo per ragioni famigliari non siamo potuti restare fino al termine, ma mi si dice, che è stato fatto visionare un bel filmato con la testimonianza di un giovane con alcune fragilità (lo conosciamo bene, è una bravissimo ragazzo con una splendida famiglia), che salendo sul proscenio ha ricevuto uno scrosciante applauso. Ripensando ai giorni passati, con le elezioni comunali, fra commenti, i lazzi, le larvate offese, piccoli odi ed invidie etc, etc, questo convegno - e lo scriviamo con tutta sincerità senza timori reverenziali per nessuno – ci ha allargato il cuore e riposata la mente. All’amico Stefano un bravo grande così!

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