OK!Mugello

Portimao - Altra grande rimonta di Max Mugelli

Se da un lato il tredicesimo posto non può soddisfare Max, abituato a ben altre posizioni di classifica, dall’altro lo convince del suo...

  • 186
Mugelli Mugelli © nn
Font +:
Stampa Commenta

Riuscite ad immaginare una gara in cui un pilota riparte dal fondo a causa di un drive through e riesce a recuperare tredici posizioni superando due avversari al giro? In effetti non c’è bisogno di usare l’immaginazione, basta infatti ammirare la rimonta di Max Mugelli in gara 2 a Portimao: il pilota toscano, che purtroppo subisce un drive through che a molti è sembrato eccessivo per una infrazione durante la procedura di partenza, rientra in pista in ultima posizione e grazie anche all’ingresso della safety car che ricompatta il gruppo, compie 13 sorpassi passando dalla ventiseiesima alla tredicesima posizione!

Se da un lato il tredicesimo posto non può soddisfare Max, abituato a ben altre posizioni di classifica, dall’altro lo convince del suo potenziale.
Decisamente migliore il risultato in gara 1, dove Max conquista il settimo posto (sfiorando il podio nella sua categoria PRO, arrivando quarto), anche se gara 1 non è stata così appassionante come la successiva.
Max comunque nella prima manche ha un ottimo scatto in partenza gli fa guadagnare due posizioni: in una gara tutto sommato tranquilla (almeno per chi l’ha guardata in TV o in Live Streaming) Mugelli conclude come dicevamo al settimo posto, non molto distante dai primi.
Sentiamo cosa ci racconta il pilota toscano, partendo proprio dalla rimonta in gara 2.

Max Mugelli
“Per una volta iniziamo dalla fine, ovvero da gara 2. Il risultato finale non può soddisfarmi ma in compenso mi sono divertito veramente tanto: superare due avversari al giro non capita così spesso!
Ma andiamo con ordine e spieghiamo perché mi è stata affibbiata la penalità che mi ha costretto a recuperare dall’ultima posizione.
Tutto nasce dalla qualifica 2, nel primo tentativo con la gomma nuova non sono riuscito a chiudere il giro perdendo nel terzo settore, poi dopo la bandiera rossa nell’unico giro rimasto ho deciso di tentare il tutto per tutto per agguantare le prime file.
Quando però si è al limite o addirittura oltre si rischia di commettere degli errori, che è quello che mi è successo in ingresso della curva 8 dove mi sono girato: stavo tirando fortissimo perché volevo scendere sotto il minuto e 43 che mi avrebbe portato nella Top 5.
A causa di questo errore mi sono invece dovuto accontentare della sedicesima posizione. Partendo così indietro a volte è difficile vedere il semaforo che si spegne in partenza lanciata, soprattutto in alcuni circuiti come quello di Portimao.
Per vedere appunto il semaforo mi sono spostato un po' verso il centro e in questo modo non ero perfettamente allineato con il pilota che mi precedeva. La mia partenza è stata fulminea e mi ha permesso di guadagnare subito quattro posizioni ma il direttore di gara ha ritenuto questa manovra scorretta e mi ha penalizzato con un drive trough: se a termini di regolamento la sua decisione può essere valida, la ritengo troppo severa.
Non voglio polemizzare, ma vediamo spesso al via molte vetture aprirsi a ventaglio piuttosto che rimanere allineate e così è stato pure a Portimao. Accetto ad ogni modo da sportivo la decisione del direttore di gara, anche se non la condivido.
Ho deciso di rientrare subito ai box per scontare la penalità, sperando nell’ingresso della safety car e così è stato, su questo sono stato fortunato.

Una volta che il gruppo è stato ricompattato trovandomi in ultima posizione mi sono detto che non avevo nulla da perdere e ho dato il massimo: 13 sorpassi in 7 giri non è cosa da tutti i giorni! E se ci fossero stati un paio di giri in più avrei potuto fare ancora meglio perché avevo già raggiunto il Pro Medler e altri due avversari che giravano in quel momento quasi 2 secondi più lentamente.
Gara 1 invece è stata più regolare anche se molto tirata: il settimo posto finale e quarto di categoria, è un buon risultato e mi ha soddisfatto.
Torno da Portimao, una pista peraltro magnifica e allo stesso modo difficile, dove guidare è davvero impegnativo ma anche emozionante, carico di energia positiva.
Il feeling con la vettura è in continuo miglioramento e io sento che se continueremo su questa strada saremo in grado di lottare per la top 5, chissà, magari già dal prossimo appuntamento di Le Castellet a fine luglio! Un circuito che mi piace molto e dove ho ottimi ricordi.”

Lascia un commento
stai rispondendo a