Pesca di frodo a Bilancino: l’estate non ferma i bracconieri

Pesca di frodo a Bilancino: l’estate non ferma i bracconieri © n.c.

La stagione estiva porta tutti in vacanza meno che i bracconieri. E’ stata rinvenuta ieri l’ennesima rete di frodo usata per portare via dal Lago di Bilancino quanto più pesce possibile. Dopo i casi degli ultimi mesi – sulla scia di un fenomeno sempre più diffuso in tutta la Toscana -, stavolta la trappola è stata posizionata a 7 metri dalla sponda con i due galleggianti di riconoscimento appena visibili sul filo dell’acqua, in modo da occultare il tutto da occhi indiscreti. E infatti il ritrovamento si deve a un pescatore della zona, imbattutosi nella rete per caso e col merito di non aver chiuso gli occhi. Ma i pescatori non ci stanno più. Perché se è vero che l’impegno delle guardie volontarie ha permesso di sventare diverse minacce, è altrettanto ipotizzabile che molte delle trappole poste a diversi metri sotto la superficie non vengano rimosse, perché impossibili da segnalare senza un’azione capillare. Dalla pagina facebook Tutela Acqua Toscane, diventata in poco tempo un faro per quanti lamentano la piaga del bracconaggio, la mole dei casi documentati denuncia una situazione generalizzata: nella quale Bilancino rientra. Il Senato, all’inizio di luglio, ha approvato l'art. 40 per il contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne: norme più restrittive che aumentano le sanzioni e prevedono la confisca dei mezzi di trasporto e conservazione del pesce. Per i pescatori, però, e per quanti temono per la salute di laghi e fiumi della Regione, tanto dev’essere ancora fatto sotto il duplice aspetto dell'informazione e della prevenzione. Controlli insufficienti, infatti, non possono arginare il bracconaggio. Tanto più che i bracconieri, come del resto le reti, spesso sono invisibili. E solo chi viene beccato con le mani nel sacco può essere punito. Gli ultimi 2 casi a Bilancino:

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