OK!Mugello

Zootecnia e filiera latte. Punto di vista di Mugello in Comune e i due documenti in Unione

  • 139
Latte Latte © N. C.
Font +:
Stampa Commenta

Quanto riceviamo dal gruppo Mugello in Comune, che ricostruisce una questione anche politica:

Il gruppo Mugello in Comune aveva presentato nel mese di febbraio un ordine del giorno sulle difficoltà della zootecnia da latte nel nostro territorio da discutere nel primo consiglio dell'Unione.

Sullo stesso argomento ha poi presentato una mozione anche la maggioranza di centrosinistra.

Dopo aver cercato di trovare un punto d'incontro tra i due documenti, visto che venivano eliminate alcune proposte per noi importanti come la creazione di un tavolo di zona sul latte, abbiamo deciso di mantenere il nostro ordine del giorno, respinto poi dalla maggioranza. 

Il nostro gruppo invece, sebbene ci fosse un passaggio su fitosanitari e diserbi, che a nostro avviso in un distretto BIO andrebbero eliminati e sostituiti con pratiche biologiche, si è astenuto sulla loro mozione, poi approvata dal centrosinistra.

Le divergenze vertevano anche sul fatto che nella loro mozione non c'era alcun impegno per l'Unione se non un generico sostegno “agli allevatori del territorio del Mugello, a tutela della filiera del latte e dell'agroalimentare che identifica un intero territorio”.

Il documento di Mugello in Comune, dopo aver ribadito la necessità di una revisione dei contratti di conferimento per un aumento del prezzo del latte alla stalla, chiedeva invece all'Unione degli impegni precisi.

Di promuovere un tavolo di zona sul latte per stabilire quali interventi effettuare per limitare gli effetti della bolletta energetica e del costo delle materie prime sulla produzione locale e quali progetti promuovere per aumentare il livello di autosufficienza energetica con fonti rinnovabili.

Di valutare, in accordo con i produttore e le associazioni di categoria, l'opportunità di utilizzare le potenzialità di alcuni tarsformatori locali, ad esempio il Forteto, per trasformare una parte della produzione delle stalle mugellane per realizzare prodotti di filiera corta certificata.

Di valorizzare nell'ambito del Distretto Rurale tutte le produzioni locali con un marchio territoriale e soprattutto con un ulteriore sviluppo di Mbio come definito dal progetto che ha portato alla costituzione dell'associazione produttori biologici del Mugello.

Si chiedeva poi all'Unione di promuovere presso la Regione e la Città Metropolitana il riconoscimento agli agricoltori del territorio dei servizi ecosistemici che queste aziende svolgono per la collettività con il mantenimento del territorio, la forestazione, la biodiversità e produzioni attente alla qualità dell'ambiente e del suolo. Quest'ultimo aspetto era stato sollevato anche da Anci in un convegno a cui era intervenuto anche il sindaco di Borgo San Lorenzo che a questo proposito ricordava alcune sperienze già in essere in alcuni paesi europei.

Ci dispiace per l'occasione persa dal centrosinistra di un ODG che convergesse verso un sostegno importante nei confronti di allevatori e associazioni di categoria, e ci auspichiamo a tal proposito che non venga persa l'occasione di confronto con gli stessi, per il futuro del settore nel nostro territorio.

Mugello in Comune

26.3.22

T. Bertini; L. Romagnoli; E. Salsetta; S. Berni

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a