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Il Mugello ricorda ancora il centenario della nascita del maestro Domenico Bartolucci

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Il Mugello ricorda ancora il centenario della nascita del maestro Domenico Bartolucci Il Mugello ricorda ancora il centenario della nascita del maestro Domenico Bartolucci © n.c.
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Il Cardinale borghigiano Domenico Bartolucci (1917 - 2013), scomparso a Roma quattro anni fa all'età di 96 anni, può considerarsi - e a ragione - il più grande compositore di musica sacra di questo secolo. In occasione del centenario della sua morte anche nel Mugello si è voluto e si vuol tuttavia ricordare questo grande personaggio.

Già a settembre, per iniziativa della rivista "Radici Cristiane" e del Circolo "La Terrazza", si è tenuto un Convegno (di cui OK!Mugello ha più volte scritto) patrocinato dal Comune di Borgo San Lorenzo, con la presentazione del libro  curato da Cristina Siccardi e contenente i contributi di ventidue tra le più grandi personalità in ogni branchia dell'arte (Antonio Paolucci, Pietro De Marco, Roberto de Mattei, Vittorio Sgarbi, Piercarlo Bontempi, Giovanni Gasparro  etc) e naturalmente quello del nostro Maestro Bartolucci che, per tutta la sua vita, si è battuto per la conservazione della lingua latina nella liturgia e per il canto gregoriano, come conferma nel suo intervento:

"Il grande repertorio di musica sacra che ci è stato consegnato dal passato è costruito dalle messe, dagli offertori, dai responsori: prima non esisteva liturgia senza musica.  Oggi con la nuova liturgia questo repertorio non ha più spazio , è una stonatura, inutile illudersi. E' come se Michelangelo per il Giudizio Universale avesse avuto a disposizione un francobollo! (...) come è possibile oggi eseguire un Gloria o addirittura un Credo. Per prima cosa dovremmo tornare, almeno per le messe solenni e per le feste, a una liturgia che dia spazio alla musica e che si esprima nella lingua universale della Chiesa, il latino. In Sistina, dopo la riforma liturgica, ho potuto mantenere vivo il repertorio tradizionale della Cappella solo nei concerti. (...) La Chiesa cattolica ha rinunziato a se stessa e alla propria fisionomia , come quelle donne che si fanno la plastica facciale : poi non si riconoscono più e qualche volta gliene derivano serie conseguenze."

(Cfr. "L'Arte di Dio: sacri pensieri , profane idee" a Cura di Cristina Siccardi. Ed. Cantagalli 2017)

Ecco allora che per riascoltare la grande musica del Maestro Domenico Bartolucci (e tornerò su di lui ancora in questa rubrica) si è svolto ieri, sabato 14 novembre 2017, nella bella pieve romanica di Borgo, all'ombra del campanile longobardo, un concerto dell'Ensemble strumentale e del coro "Sesto in canto"(cinquanta elementi) diretto dal Maestro Edoardo Materassi (di cui daremo ampio resoconto in un prossimo articolo), mentre il giorno prima (venerdì 13 ottobre 2017) a Luco di Mugello ha sfilato (via Traversi - via Farnocchia - piazza Bati - via Don Margheri - via Traversi), in forma solenne, l'ultima delle processioni tenute, da maggio in poi, ogni tredici del mese nel centenario delle Apparizione della Santa Vergine a Fatima.

La processione è iniziata alle ore 20,30, subito dopo presso la chiesa di San Pietro in Luco, S. E. Mons. Gaetano Bonicelli, Ordinario Militare emerito, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica (hanno partecipato molti sacerdoti tra cui anche il nuovo pievano di Borgo don Luciano Marchetti e i due Cappellani don Matteo e don Antonio). Ed ecco il ricordo del Cardinal Bartolucci: durante la processione ha prestato servizio il corpo bandistico di Galliano che ha eseguito la bellissima laude (di cui ho parlato precedentemente su OK!Mugello) "Deh sorridi sul nostro Mugello / bella Vergine e madre d'amor!" composta dal vecchio e "glorioso" parroco di Luco don Dino Margheri e musicata dal Maestro Domenico Bartolucci.

 

 

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