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Forteto. I figli di due giudici lavorarono per la cooperativa, nuova bufera

E una lettera anonima recapitata all'avvocato Marchese riporta i documenti in merito al finanziamento della vecchia Comunità Montana per il nuovo caseificio, costato in tutto sei miliardi

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Forteto Forteto © N.c.
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Oggi, domenica 31 ottobre, il quotidiano La Nazione, pubblica una intera pagina curata dal giornalista Stefano Brogioni, e dedicata alla complicata vicenda giudiziaria del Forteto. Due gli articoli e due le questioni trattate: "Le dichiarazioni choc dell'ex magistrato Sodi sul lavoro per il Forteto dei figli di due magistrati (Andrea Sodi, ex giudice del Tribunale dei Minori di Firenze, e tale Drago, che potrebbe essere, secondo Brogioni, l'ex presidente della Corte di Appello di Firenze, Fabio Massimo Drago, andato in pensione nel 2015). 

Una vicenda complicata che si collega anche a quanto successo nel 2014; quando il collegio presieduto da Fabio Massimo Drago e in cui figuravano i giudici Maria Cannizzaro e Silvia Martuscelli accolsae le ricusazione del difensore di Fiesoli (molti, secondo Brogioni, giudicarono inopportuno che Cannizzaro si fosse espressa sulla questione). Ricusazione che allungò i tempi del processo; rimasto fermo per quasi un anno e nel quale alla fine alcune posizioni finirono in prescrizione. 

Invece, per quanto riguarda il lavoro dei figli dei due magistrati (nel settore dell'informatica) questo sarebbe stato giudicato all'epoca dai due giudici 'non inopportuno' in quanto Il Forteto non riscuoteva le rette per i minori affidati (la comunità di Vicchio, infatti, rinunciava volontariamente ai rimborsi previsti per i minori affidati). 

Altro articolo, sempre di Brogioni, e altra questione. Stavolta è quella dei finanziamente arrivati negli anni al Forteto. Stavolta a parlare è l'avvocato delle vittime, Giovanni Marchese, che ha ricevuto una lettera anonima: una busta con vecchi atti che dimostrerebbero quanti soldi sono arrivati negli anni al Forteto da parte della vecchia Comunità Montana del Mugello (divenuta nel 2012 Unione dei Comuni del Mugello).

E se è stato verificato che il nuovo ente non hai donato niente, l'attenzione di Marchese si è concentrata sul periodo precedente, dal 1978. In particolare sotto la lente sarebbe finito un grosso finanziamento per il nuovo caseificio: iniziato nel 1988 e costato sei miliardi di lire. Insomma, spiega Marchese a OK!Mugello, se sarà dimostrato questo ultimo filone, ai 690 anni compolessivi di lavoro gratuito da parte dei soci andrebbero aggiunti almeno questi fondi. Insomma, questa cooperativa, afferma Marchese su La Nazione, sarebbe stata prorio una cooperativa di Stato. Noi di OK!Mugello continueremo ad occuparci della questione; e per i prossimi giorni vi annunciamo altri articoli sulla materia. 

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