Incontro sul 'fine vita' al Mulino di Casole. Info © n.c.
Prosegue il ciclo formativo “Insieme per la vita” sulle questioni della bioetica proposto dalla comunità Il Mulino di Vicchio. La quinta tappa del percorso avrà luogo venerdì 26 gennaio alle ore 21 e avrà per tema: «Il fine vita. Il malato tra accanimento e abbandono, cure palliative, eutanasia». Ancora un’occasione per riflettere sulla complessità e la vulnerabilità dell’umano, nell’orizzonte culturale contemporaneo, in cui sembrano predominare la rimozione della stessa idea di morte, la medicalizzazione estrema dell’assistenza al morente, una considerazione efficientista dell’esistenza umana, la tendenza a escludere dalla vita la dimensione trascendente. Mentre il non-senso sembra insidiare e appannare il valore della vita, la coscienza si dibatte tra il rispetto vitalistico e quasi feticistico della vita biologica ormai languente e la tentazione di abbandonare o sopprimere chi è ormai segnato da un destino fatale. Tra ostinazione irragionevole e abbandono crudele, la nostra responsabilità per la vita e il rispetto per l’uomo sapranno indicarci come accompagnare la persona nell’ultimo tratto della sua esistenza? Temi conturbanti di massima attualità cui le istituzioni italiane hanno cercato di rispondere parzialmente con una recente legge. Ne parliamo con Maurizio Pietro Faggioni, medico chirurgo, specialista in Endocrinologia e dottore in Morale, Ordinario all’Alfonsiana di Roma e invitato all’Antonianum di Roma e alla Facoltà teologica di Firenze. Introduce l’incontro il dott. Guido Miccinesi. Il corso formativo è gratuito. Per info: www.mulinocasole.it.
