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Il Mugello che non c'è più. I proverbi di luglio, con Alfredo Altieri

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Il Mugello che non c'è più. I proverbi di luglio, con Alfredo Altieri Il Mugello che non c'è più. I proverbi di luglio, con Alfredo Altieri © n.c.
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Luglio è il mese del caldo, ma è anche uno snodo importante nella complessa attività agricola per i faticosi lavori nella campagna. Era anche vero, però, come recita un vecchio detto, che: “L'estate è la manna per i poveri”, perché il sole e il caldo portavano benefici anche ai più bisognosi, i quali, un tempo, potevano trovare facilmente frutti maturi e andare nei campi a spigolare. Giugno e luglio erano anche i mesi durante i quali ci si spostava di più: gli uomini dei poderi collinari andavano a prestare servizio come segantini in pianura; si andava da un podere all'altro per fornire mano d'opera durante la trebbiatura del grano e così via. Durante questi viaggi la calura estiva faceva venire sete e a questo proposito c'è un motto molto conosciuto che recita: “Non ti mettere in cammino se la bocca non sa di vino, e se è una lunga tappa o di vino o di grappa”. Come sempre in questi detti, anche curiosi, c'è sempre un fondo di verità; è indubbio che un buon bicchiere di vino rinfrancava lo stanco viaggiatore. Luglio dal gran caldo, bevi bene e batti saldo Battere saldo si riferisce, come abbiamo accennato nel mese precedente, al battere il grano con il correggiato, dove i mannelli di grano poggiavano su un piano inclinato. Cattivo inverno fa cattiva estate Anche in questo detto si fa rifermento all'alternarsi delle stagioni, in pratica se il caldo e il freddo non vengono al momento giusto anche l'andamento del clima non sarà normale. Se non c'è sole a luglio e agosto, aspro sarà il mosto L'uva per ben maturare ha bisogno di molto sole al momento opportuno, e questi due mesi sono determinanti per un buon raccolto. Vendere il sol di luglio Dire cose scontate risapute da tutti e farle passare come proprie. Luglio e agosto polli e piccioni arrosto In estate questi due animali sono particolarmente buoni da mangiare. Far l'agresto L'agresto era un condimento che si otteneva in questo mese dall'uva a seconda della maturazione della stessa. Ma nel modo di dire usato anticamente stava ad indicare che facendo acquisti per conto di altri, si faceva apparire il prezzo un po' superiore in modo da intascare una piccola somma. Si vuole, infatti, che i contadini con la scusa di cogliere l'uva acerba per preparare l'agresto, coglievano a volte anche quella più matura che non era destinata a loro. A Luglio un temporale non dura e non fa male Sta a indicare come un acquazzone del periodo non nuoce alla campagna, anzi rinfresca un po' l'aria. (Adesso le condizioni climatiche sono un po' cambiate). A quattro cose non prestare fede: sole d'inverno, nuvole d'estate, amor di donna e discrezione di frate. Come non dare ragione a queste strofette di buonsenso popolare! Se piove in solleone, la castagna va in guscione L'acqua in questo periodo rovina il frutto della castagna, il guscione nel Mugello indica una castagna tutta guscio e non buona. Per Santa Maddalena, la noce è già piena Le noci si formano nel mese di luglio, ma la maturazione completa avviene ad agosto e a settembre. Luglio poltrone porta la zucca col melone Le zucche e i meloni seminati ad aprile ora sono maturi. Per Santa Cristina si semina la saggina Verosimilmente, però, non si tratta della saggina ma della sagginella e di altre erbe della famiglia delle graminacee che si seminano in questo mese per avere foraggio per il bestiame. Chi vuole un buon rapuglio, lo semini di luglio Le rape si piantano in luglio-agosto e si raccolgono d'inverno, le quali servono sia come alimento per gli uomini e anche come foraggio per il bestiame quando questo manca. San Giacomo dei meloni È questo il tempo in cui i meloni sono buoni da mangiare. San Giacomo detto “maggiore” viene festeggiato il 25 luglio, è l'apostolo venerato come protettore della Spagna. Il suo corpo fu trasportato in Galizia e, intorno al suo sepolcro, attorno al IX secolo sorse una città: Santiago de Compostela, che divenne un importante centro della cristianità. Il suo Santuario è stato meta di antichissimi pellegrinaggi e in parte lo è tuttora, speciali benedizioni venivano impartite ai pellegrini che vi si recavano da tutte le parti d'Europa e del mondo cristiano. Per Sant'Anna il rondone si allontana I rondoni, infatti, sono i primi a partire, mentre le rondini più giovani rimangono fino all'autunno, anche se già alla fine di agosto si preparano a migrare per i paesi caldi. Se piove per Sant'Anna, l'acqua diventa manna I contadini sperano in quella che viene chiamata “la pioggia di Sant'Anna”, (26 luglio) perché in questo periodo la terra è arida e, spesso, non restano delusi perché sia per un fenomeno meteorologico sia per caso, intorno a quel giorno piove facilmente. Una pia leggenda racconta che questa pioggia fu l'unica cosa che portò in dote la madre di Maria quando andò sposa a San Giovacchino. Alfredo Altieri

 

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