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Firenze piace… Pure a chi ricicla

Pubblichiamo un contributo di Salvatore Calleri, Presidente della fondazione Caponnetto

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Il centro di Firenze Il centro di Firenze © Muse
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Firenze piace. Piace tanto al punto che il centro è pieno di non fiorentini e che i prezzi per i cosiddetti soggetti normali che vogliono aprire qualunque attività sono impazziti.

Firenze è una ex isola felice che ha quindi il timore di riconoscere i peggioramenti in corso.
Firenze oggi è stata toccata da una operazione della DDA guidata da Filippo Spiezia che ha portato ad indagare su 31 attività ristorative nel centro della città posizionate persino in Piazza Signoria, Piazza Santa Croce, Piazza della Repubblica e la zona del Duomo.
Il tutto in collaborazione con la Procura Antimafia SPAK dell’Albania.

Ora molti cadranno dalle nuvole ma purtroppo Firenze piace ai riciclatori che han più soldi dei cittadini normali e quindi possono far fronte ai prezzi impazziti.
Riconoscere chi è un riciclante oppure un narcos od un mafioso è spesso un problema ed è necessario mettere bene a fuoco oltre ad una buona dose di volontà, come è fondamentale aprirsi culturalmente ed essere intellettualmente curiosi: la curiosità naturalmente va allenata, ed accompagnata allo studio, alla formazione e alla capacità di analisi.

Occorre porsi qualche domanda quando qualcuno si trasferisce a Firenze, le domande devono essere semplici, ma scomode. Esercizio faticoso ma necessario per evitare di prendere cantonate e cadere vittima del gioco di chi cerca di confondere e intorbidire le acque.
Chi è? Cosa fa? Da dove prende i soldi? Da dove viene? Di chi si circonda?
In questo modo si riducono i rischi.

* Chi è? Non bisogna vergognarsi o esser timidi se si vuol capire con chi si ha a che fare. Se una persona magari è pure reticente.

* Cosa fa? Il mestiere scelto di chi dal nulla compare in un territorio può essere significativo, soprattutto davanti a tipologie di attività dietro cui spesso si nascondono gli interessi della criminalità mafiosa e non (alberghi, compro oro, ristorazione e così via).

* Da dove prende i soldi? In molte città chi prende determinati locali in affitto e impiega mesi prima di aprire, oppure chi paga affitti spropositati in zone prestigiose e non ha clienti, è in odore di riciclaggio.

* Da dove viene? Il luogo di provenienza è pure importante. Se un individuo viene da zone ad alta densità mafiosa potremmo essere di fronte a tre tipologie:
1) potrebbe trattarsi di qualcuno onesto e in fuga, che si allontana da un territorio che non offre alcuna opportunità oppure solo guai a chi è onesto, costringendolo sotto la cappa pesante della mafia;
2) oppure un mafioso da annoverare tra i cosiddetti perdenti in qualche faida;
3) oppure qualcuno che investe i soldi dei clan.

* Di chi si circonda? In alcuni casi, seppure non sempre, i soggetti mafiosi e non in gita da altre parti non perdono le loro abitudini, e ciò via via li rende visibili ad occhi attenti.
Oggi è importante fare anche un attento monitoraggio del mondo dei social, che a volte tradisce i mafiosi meno raffinati. La voglia di apparire può essere contagiosa, come accaduto diverse volte.

Se un soggetto che opera a Firenze non è in grado di avere i requisiti di cui alle domande di sopra, siamo con grande probabilità di fronte a fenomeni di riciclaggio di denaro sporco.

Sul punto è bene essere chiari ed al contempo rigorosi. Quando si cede la propria attività, quando si affitta a qualcuno se non ci si pone le domande di cui sopra si diventa complici etici e a volte pure da un punto di vista criminale.

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