Dicomano © N.c.
Riceviamo e pubblichiamo di seguito una nota della Giunta Comunale di Dicomano - Non saremmo voluti tornare sulla questione, se non nelle sedi opportune come quella del Consiglio Comunale, ma quanto letto a seguito del comunicato di Dicomano che verrà, ci impone di fare chiarezza. Andiamo alla sostanza, perché i titoli a effetto (“Revisore dei Conti mette di fatto in mora il comune di Dicomano”) possono suscitare clamore ma non hanno niente a che vedere con la realtà dei fatti.
Andiamo per punti:
- I toni usati per spiegare le posizioni sono di dominio pubblico e, almeno noi, non scenderemo su aspetti personali e ci atterremo ai fatti.
- Come abbiamo già detto, è stato commesso un errore in fase di redazione del consuntivo e per questo ci siamo assunti la responsabilità. Abbiamo ritirato l’atto, revisionato tutti gli oltre 40 documenti insieme agli uffici ed al revisore, e predisposto un nuovo rendiconto. Nessuno fugge dalle proprie responsabilità e quando si commettono degli errori è buona cosa ammetterlo.
- Il gruppo Dicomano che verrà, che lamenta un mancato coinvolgimento, sa bene che la legge (art. 107, comma 1 del Testo Unico degli Enti Locali) prevede una separazione netta fra gli organi di indirizzo politico-amministrativo (giunta e consiglio comunale) e gli organi di natura gestionale. Fra l’altro è la stessa norma (art. 44) ad attribuire alle opposizioni la presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o di garanzia. Commissioni che vede la Consigliera Barlotti presidente. Quindi, come è giusto che sia, una volta che gli uffici hanno completato il lavoro e ricevuto il parere favorevole del revisore, abbiamo immediatamente messo a disposizione gli atti ai consiglieri. Lo stesso giorno, quindi.
- Il parere del revisore evidenzia, come abbiamo riportato anche noi, la necessità di rafforzare la struttura dell’ufficio. Alcune cose sono cambiate. Da alcune settimane dotazione organica dell’ufficio non solo è tornata ai livelli storici ma, per il momento, abbiamo assunto una dipendente in più per integrare il personale. Tuttavia ancora non basta, dovremo mettere ancora più attenzione perché errori come questo non si ripetano in futuro.
- Il parere del revisore, però, dice anche un’altra cosa, la più importante: il suo giudizio su questo rendiconto è favorevole e lo dice nella parte che il gruppo Dicomano che verrà si è “dimenticato” di pubblicare. Ricordiamo che il revisore è organo terzo rispetto alla giunta ed esercita la propria azione di controllo proprio a garanzia dei consiglieri.
- Nel comunicato si legge poi che il rendiconto non verrà approvato perché non ci sarebbero i tempi. La norma prevede che i consiglieri debbano poter visionare gli atti almeno 20 giorni prima del Consiglio. Gli atti sono stati depositati il 20 maggio e quindi, come scritto nella mail che i consiglieri hanno ricevuto, il 9 giugno potrebbe essere convocato il Consiglio se dalla Prefettura non ravvisano motivi ostativi visto la concomitanza con le operazioni di voto. Abbiamo chiesto alla Consigliera Barlotti, in qualità di capogruppo, se fosse stata disponibile ad anticipare la convocazione riducendo i 20 giorni previsti proprio per non cadere in quei giorni ma si è detta indisponibile. Non ci pare corretto lasciare alla nuova amministrazione l’approvazione di un bilancio che abbiamo gestito noi e quindi, se non ci sono altre soluzioni, il giorno 9 convocheremo il Consiglio per l’approvazione dell’atto.
- Se infine si deve rilevare la lesione di credibilità da parte di qualcuno, questa è da imputarsi proprio al gruppo consiliare Dicomano che Verrà, che ha parlato fin da subito di “buco” di bilancio senza che questo fosse certificato da nessun documento. Non esiste nessun buco di bilancio, non è mai esistito, e questo è un fatto certificato dal Revisore.
