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Dalla Regione 340mila euro al Comune di Firenze per un immobile sottratto alle mafie

L’assessora Giuliani: “Sarà una casa famiglia e un centro diurno per disabili”.

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l'immobile di via della Saggina l'immobile di via della Saggina © ufficio stampa
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Con una delibera presentata dall’assessore regionale alla legalità, Stefano Ciuoffo, la giunta regionale ha destinato 340mila euro al Comune di Firenze per il recupero e la trasformazione di un immobile in via della Saggina confiscato alla criminalità organizzata.
Sarà utilizzato per fini sociali, cioè alla realizzazione di un centro diurno e di una casa famiglia nell’ambito del progetto 'Dopo di noi' destinato a persone portatrici di disabilità.

“E’ lo Stato – sottolineano il presidente Giani e l’assessore Ciuoffoche riafferma la propria supremazia su tutte le mafie prima, sequestrando i beni immobili accumulati in modo illecito e destinandoli, successivamente, a scopi sociali. La Regione Toscana è orgogliosa di essere parte di questo processo virtuoso e di questa lotta difficile per il consolidamento della legalità. Per questo motivo abbiamo destinato a tale scopo, dall’inizio di quest’anno, 2 milioni e trecento mila euro. Fino ad oggi siamo riusciti a rispondere positivamente alle progettualità di quattro comuni toscani, a cui si aggiunge anche Firenze. Daremo concretezza alla lotta alle mafie restituendo questi beni alle nostre comunità locali”.

“Le risorse della Regione, che ringraziamo - commenta l’assessore alla legalità del Comune di Firenze Maria Federica Giulianiserviranno a riqualificare un immobile per adeguarlo alle finalità sociali prospettate: il secondo piano verrà adibito a casa famiglia nell’ambito del progetto “Dopo di noi”, andando così a sopperire alla mancanza dei genitori di ragazzi disabili non autosufficienti presenti nella zona: la vicinanza alle loro residenze li aiuterà a vivere nella nuova casa con degli operatori, non snaturando le abitudini della piccola vita quotidiana e di vicinato. Il piano terreno invece ospiterà un centro diurno, sempre pensato per i ragazzi con disabilità mentali. Tutto questo è la restituzione alla società e alla comunità di beni illecitamente accumulati grazie all’illegalità, ed è davvero un buon segnale”.

A conclusione degli interventi di recupero e ristrutturazione, gli enti locali destinatari del contributo della Regione potranno gestire direttamente i beni o assegnarli in concessione.

 

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