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Come in una fiaba Celtica, Loreena McKennitt strega Pratolino

Con la fisarmonica suona “Tango to Evora” ma quando di mette all’arpa e suona e canta “The lady of shalott” (tutte e due dal cd Visit)...

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Loreena McKennitt Loreena McKennitt © MM
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Mancavano solo le fate, le divinità, le creature magiche, alcune benevole e altre spaventose delle leggende celtiche e irlandesi che, con molta probabilità nel magnifico parco di Villa Demidoff si sarebbero trovate a loro agio, accompagnate dalla musica straordinaria di Loreena McKennitt ospite del Musart con il suo “The Mask and Mirror - 30th Anniversary Tour” con cui l’artista canadese ma sangue irlandese celebra i 30 anni di uno dei suoi album più acclamati, “The Mask and Mirror” accompagnata da una band straordinaria nella quale spicca la violoncellista Caroline Lavelle.

Loreena passa dal pianoforte all’arpa, dalla fisarmonica alle tastiere dimostrandosi una polistrumentista di primissimo ordine ed anche la voce, che personalmente non ricordavo così potente nei primi dischi, è maturata ed è bellissima.

Con la fisarmonica suona “Tango to Evora” ma quando di mette all’arpa e suona e canta “The lady of shalott” (tutte e due dal cd Visit)  “Che scorre verso Camelot. Quattro mura grigie e quattro torri grigie, Affacciati su uno spazio di fiori, E l'isola silenziosa si avvolge, La signora di Shalott”, che il concerto ha il suo apice, facendo letteralmente esplodere il pubblico che aveva riempito il prato davanti al colosso degli appennini. Un concerto in due tempi, un concerto di musica particolare e bellissima, un concerto con una straordinaria artista che nel corso della sua carriera ha venduto più di 14 milioni di copie, e dopo averla ascoltata ieri sera, se ne capisce anche il perché!

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